Le luci soffuse del salotto lasciano in penombra gli angoli più lontani, le note si diffondono morbide e il calore dell'atmosfera si alza...
Intenso, curato nelle scelte dei suoni ed anche un po' onirico...
We Can't Have It All fa parte dell'ultimo album per The Shape che segna la reunion di una band veneta che fa della cura del suono e della ricerca del bello il suo marchio di fabbrica...
Quando un disco richiede così tanto tempo nella sua produzione significa che si ricerca qualcosa di particolare, no?
Il drumming è caratterizzato da uno shuffle discreto e delicato che accompagna tutta la canzone con il giro di basso, sempre centrato e preciso sulla cassa, a dare grande profondità al mood.
Tappeti di tastiere e spruzzi di synth tinteggiano un arrangiamento dove un apoteosi chitarristica oscilla tra arpeggi lievemente distorti e rif accattivanti che danzano tra il left ed il right...
Un'atmosfera tra il delicato e lo psichedelico con momenti che ricordano lo stile "Pink Floyd" grazie soprattutto alla capacità interpretativa di Francesco riportando la mente di chi ascolta laddove la musica si ascoltava ad occhi chiusi!
Da gustare con impianto hi-fi di livello per non perdere nulla di uno spettro musicale davvero gustoso!
La storia
THE SHAPE - MORNING, PARADISO
L’ALBUM DELLA REUNION DELLA BAND VERONESE
IN USCITA IL 5 FEBBRAIO PER LACANTINA RECORDS
Più di cinque anni dopo il loro ultimo disco, con una lunga pausa dalle attività nel mezzo, i The Shape si ripresentano sulle scene con un album tutto nuovo. Morning, Paradiso esce il 5 febbraio per l’etichetta LaCantina Records, frutto di un fuoco ritrovato che ha portato i cinque ragazzi veronesi a riunire la band, e mixato nell’home studio di Martino Cuman dei Non voglio che Clara.
L’album, a eccezione dei singoli fin qui estratti, non sarà pubblicato su Spotify e sulle altre consuete piattaforme di streaming, ma unicamente su Bandcamp. Si tratta di una scelta che la band ha preso per valorizzare il disco e l’impegno pluriennale profuso nella sua composizione e registrazione. Una strada questa che alcuni artisti stanno cominciando a intraprendere in controtendenza, quasi una sorta di piccolo movimento grassroots che vuole porre l’attenzione di nuovo sulla valorizzazione della musica e non solo sul suo “consumo”, come dimostra anche l’esempio recente degli amici e conterranei C+C = Maxigross.
Anticipato dai singoli Sweet Devotion, We Can’t Have It All ed Every Time You Go, Morning, Paradiso è un piccolo caleidoscopio sonoro: appoggi l’orecchio e ci senti giri di basso dal sapore funky, suoni ‘80s con atmosfere vellutate, pezzi retti dai synth che lasciano spazio ad ampie schitarrate, brani retro dalle melodie futuristiche. È un disco da ascoltare tutto d’un fiato, come ai vecchi tempi, dove ogni traccia aggiunge la propria impronta tutta personale, senza la quale l’insieme perderebbe la propria interezza, un po’ come il fiore della copertina che apparirebbe deturpato dallo strappo di un petalo: dieci canzoni che potrebbero essere dieci singoli, e non si sta certo parlando del loro potenziale da hit radiofonica mainstream (descrizione dalla quale semmai questo disco rifugge), quanto del fatto che ognuna di loro sia caratterizzata da un approccio e da un sound non ripetuti in nessun’altra traccia, ma capaci di armonizzarsi per dare il senso di organicità che l’album porta con sé. Un disco da ascoltare mettendosi comodi su un divano con un cocktail in mano, poco importa che sia il divano di casa propria o quello di un locale con luci soffuse e atmosfere lascive, e farsi trasportare con la mente lungo il percorso delle note.