la folla si muove lentamente all'interno dello zoo, i bambini si fermano a guardare gli esemplari all'interno delle gabbie e lui, mentre si aggira curioso tra la gente, si chiede cosa può pensare un'animale all'interno di quelle gabbie poi la vede in lontananza e tutto sfuma via perchè la sua presenza è tutta la sua vita...
irriverente, ironico e carico di energia...
Vorrei rinascere in un lama è il secondo singolo dei 7Marzo che arriva ad innondare di sonorità cariche di energia chi ascolta...
Il drumming del singolo risulta tecnicamente mostruoso con una linea di basso davvero potente e ricca di spunti che sostiene tutta la ritmica.
Una ritmica di chitarra elettrica pulita, rigorosamente in levare, colora tutte le strofe accompagnata da tappeti di hammond che donano grande calore all'assieme mentre nei ritornelli la distorsione la fa da padrone caricando di adrenalina il singolo.
Interessantissimo l'assolo chitarristico nell'inciso finale il quale va a dipingere un quadro rocheggiante che differenzia la canzone.
La linea di cantato e la stesura tutta risultano tutt'altro che banali non lasciando respiro all'ascoltatore.
Da ascoltare a volumi importanti!
La storia
Dopo il successo di “Dai passa questo pezzo”, loro singolo d’esordio, i milanesi 7marzo tornano oggi con il nuovo singolo e videoclip “Vorrei rinascere in un lama”, title-track dell’album d’esordio nonché brano che rappresenta, con la consueta ironia della band, uno di quei desideri che coinvolge tutti almeno una volta nella vita: quello di essere qualcos’altro o qualcun altro. Ed effettivamente basterebbe essere un lama per poter “sputare sulla gente” senza che nessuno possa risentirsi! Ma qual è, invece, il “sogno mostruosamente proibito” di chi fa musica? Diventare famoso e riconosciuto per strada? Avere successo? E basterà entrare in “modalità boyband” tirandosi a lucido per farcela? Tra sarcasmo, stereotipi ridicolizzati e pungenti ricostruzioni di tragicomici luoghi comuni, i 7marzo con questo pezzo dicono la loro sull’argomento, anche se l’ironia che trapela (e tocca l’apice con le immagini del videoclip) lascia intendere quale sia il loro personalissimo punto di vista…