Si ritrova a vivere giornate che non lo soddisfano, si ritrova a dire dei sì che non vorrebbe pronunciare, ma non riesce a staccarsi e si rende conto che tutto ciò non gli appartiene...
Intimo, autobiografico quanto basta e dalle sonorità di respiro internazionale...
vite altrui è il nuovo singolo di Marvasi dove sonorità elettropopp si uniscono ad un testo profondo carico di significato per l'autore stesso che si racconta intimamente attraverso una canzone tutta da ascoltare!
Mettere a nudo le proprie fragilità necessita sempre di una bella dose di coraggio!
Un bit molto tosto, dove cassa e rullante picchiano sempre duro, viene arricchito da un giro di basso synth decisamente in linea con il mood mentre tappeti di tastiere e suoni sintetici, soprattutto nei ritornelli, ci riportano ai colori più tipici degli anni '80.
Molto intrigante la performance di Marvasi che mette in campo una metrica rappeggiante mista al più tipico pop italiano creando una bella commistione che arriva dritta al cuore di chi ascolta.
Da gustare con un buon drink a portata di mano!
La storia
Il brano racconta di un amore incondizionato nei confronti di una persona che, ormai da tempo, non fa più parte della quotidianità del cantautore. Come sottolinea Marvasi: “ Con l’espressione ‘vite altrui’ mi riferisco al fatto che più volte, per paura, per comodità o convenienza, ho vestito i panni di un’altra persona, facendo venire meno quelli che erano i miei reali sentimenti, le mie idee, le mie convinzioni. Era un modo per nascondermi da me stesso che mi ha portato a perdere quello che, fino a poco tempo prima, era il mio più grande riferimento”.
La produzione del brano è riconducibile al pop elettronico, synt wave e vapor wave e presenta, come il precedente singolo, delle forti influenze hip-hop. Il risultato è un brano dal testo intimo, riflessivo e cantautorale accompagnato da un suono fresco e attuale.
Il singolo è accompagnato da un videoclip, nato da un’idea di Daniele Scaglia e Andrea Nucifero, in cui Marvasi è protagonista di alcune famose opere d’arte a rappresentare un tuffo introspettivo nella vita di ognuno di noi, dove siamo spettatori prigionieri del tempo e delle nostre azioni.
È un viaggio alla scoperta delle conseguenze che ci hanno plasmato. Le incomprensioni, le decisioni sbagliate e le parole non dette ci hanno vincolati ad una vita che non controlliamo e anche se ci sembra stretta comunque la indossiamo. Nel video il protagonista è intrappolato in un loop temporale di ricordi, un museo della propria vita, in cui in ogni dipinto rimangono impressi i ricordi di quegli istanti, nascosti in un eterno oblio di rimpianti.