Sa che ciò che desidera non è facile da raggiungere, ma si rende conto che i sogni da coltivare sono l'essenza della vita e non ci vuole rinunciare, mai!
Elegante, introspettivo e con un testo che è letteralmente poesia!
Vietato abbandonare i sogni è il nuovo singolo per Stona, un pezzo dove l'arrangiamento sopraffino e di grande spessore dona un'enorme efficacia ad un testo assolutamente di livello che ti entra nel cuore sin dalla prima nota!
Unisci un songwriting di spessore ad un sound dai colori brillantissimi ed ecco servita la canzone d'autore che non ti aspetti!
L'eleganza del pianoforte accompagna, con i suoi arpeggi, tutto l'incedere della traccia con il giusto utilizzo di tappeti d'archi, suoni di tastiere e qualche effetto qua e là, che tinteggiano arabeschi vividissimi...
La linea ritmica è sostenuta da un bit dai connotati internazionali che, però, non risulta mai invasivo e viene anche rinforzato da un giro di basso profondo e preciso sul battere.
Decisamente intrigante la parte chitarristica dove, all'inizio, troviamo arpeggi e rif di elettrica decisamente azzeccati che vanno poi a sfociare in una parte solistica, sul finale, che regala sì un graffio energetico di grande effetto restando, comunque, sempre in tema con la delicatezza del mood...
Stona ci avvolge con la sua performance caratterizzata da una grandissima capacità interpretativa che viene ulteriormente avvalorata dalla profondità del suo timbro vocale!
Da gustare con cuffie di qualità!
La storia
STONA, che il 16 ottobre parteciperà da finalista al Premio Pierangelo Bertoli al Teatro Storchi di Modena, accompagnato dalla storica band di Bertoli con la sua “Io sono Marco”, dà vita ad una canzone che nasce da una riflessione profonda vissuta come davanti a uno specchio, dove il cantautore si mette in guardia, si consola, si ammonisce e prende le misure col proprio passato, presente e futuro.
Protagonisti della canzone sono proprio i sogni: una materia incorporea, un’entità che dà il significato alle nostre esistenze e Stona mette bene in guardia se stesso e l’ascoltatore a non abbandonarli mai lungo il proprio cammino. Il videoclip, (ancora una volta per la regia dello stesso Stona) riprende questa idea in modo molto semplice mostrandoci l’artista su di uno sfondo bianco come davanti a uno specchio e davanti alle proprie riflessioni, in un dialogo vis à vis con se stessi.
Il testo e la musica sono di Stona, il brano è prodotto da Guido Guglielminetti, storico produttore e bassista di Francesco De Gregori. Oltre a Stona (voce, programmazioni, sinth bass) e lo stesso Guido Guglielminetti (programmazioni, tastiere, chitarre), il brano è arricchito dal prezioso pianoforte di Carlo Gaudiello (Francesco De Gregori, Malika Ayane, Ron) e dalla chitarra elettrica di Fabrizio Barale (Ivano Fossati).