Il tempo sembra correre via, la frenesia di questo tempo sembra schiacciarlo e l'esigenza di ritrovarsi sta diventando impellente!
Potente, autobiografico e rock quanto basta!
Un secondo è il nuovo singolo per un ispiratissimo AndreaDieci attraverso il quale andiamo ad esplorare un mood che strizza l'occhio ad atmosfere rockeggianti e che mette a nudo le criticità legate ai giorni nostri!
Attraverso una canzone si può esternare e buttare fuori tutto ciò che si ha dentro e saperlo fare con un trasporto così intenso non è cosa banale sapete?
Una bella linea ritmica, potente ed incisiva, detta le tempistiche della canzone grazie ad un drumming dove la potenza della cassa si unisce alla definizione del rullante con charlie dritto in 4 con i fill essenziali, ma molto efficaci, ed il basso che pulsa preciso sul battere.
Incursioni di tappeti d'archi arricchiscono i ritornelli e lo special con le parti di chitarra, rigorosamente distorta, che graffiano l'arrangiamento con ritmiche in power chord e double stop con la parte solistica che irrompe sul finale con fraseggi coloratissimi e molto azzeccati!
Andrea è perfettamente calato nella parte legata alla storia che racconta con questa sua canzone grazie alla sua capacità interpretativa e molto presente con una cura, quasi maniacale, nella registrazione delle voci!
Da gustare a volumi importanti!
La storia
Le riprese del video sono state effettuate a Milano tra la suggestiva Piazza Gae Aulenti e l’evocativa Biblioteca degli Alberi, luoghi in cui metropoli e natura trovano un punto d’incontro e di fusione, che dimostra come queste due entità, apparentemente antitetiche e distanti, possano in realtà convivere ed esaltarsi a vicenda.
E sull’antitesi gioca anche il testo della canzone, con il rimando agli anni che passano veloci, nettamente contrapposto alla necessità avvertita dall’artista quando afferma: «ho bisogno di riflettere e pensare se c’è un secondo, un secondo per me».
Nel suo saggio intitolato “La metropoli e la vita dello spirito” (in Stile moderno. Saggi di estetica sociale, edito nel 2020 da Einaudi), Georg Simmel individuava nella metropoli il terreno ideale per «l’intensificazione della vita nervosa, che è prodotta dal rapido e ininterrotto avvicendarsi di impressioni esteriori ed interiori». Quanto affermato dal filosofo tedesco è ancor più evidente in un luogo come piazza Gae Aulenti, nel quale la frenesia della vita metropolitana emerge in tutta la sua pienezza. D’altra parte, le vie che tagliano diagonalmente la Biblioteca degli Alberi, immerse nel verde e lontane dal traffico cittadino, paiono finalmente coronare il desiderio dell’artista, quello di fermarsi, per riflettere e pensare; immagini e testo si ritrovano così a dialogare in armonia, risultando componenti parimenti indispensabili di un insieme più ampio.
Il singolo “Un secondo” è dedicato a Gianluca Pechini per stima e amicizia.