Il pulsare della serata avvolge le persone nel locale, la band carica di energia chi ascolta e nulla si frappone tra loro e la gente che si fa permeare dal sound, stasera non esistono barriere o confini, tutti vivono con il proprio vicino l'emozione data dai decibel che si sprigionano dagli strumenti musicali...
Pulsante, avvolgente e quasi tribale!
Questo è Il tamburo, nuovo singolo per un progetto musicale come La scelta che fa del groove la spina dorsale di questa canzone!
L'intro, molto acustica, colpisce subito chi ascolta, quasi come un diretto al plesso solare, nonostante l'assieme sia composto da chitarra stoppata, cassa + piatti e voce.
Dopo le prime battute, poi, l'impatto risulta ancora più importante con il drumming che si fa ulteriormente più incalzante con l'entrata del basso che regala grande energia grazie ad un giro davvero coinvolgente.
Se la strofa risulta già così intrigante, ecco che con il ritornello troviamo anche spruzzi di sinth analogico, chitarra elettrica a sostegno dell'insieme con la ritmica che ingrana la quarta, sempre mantenendo la battuta, costringendo a muoversi a tempo senza soluzione di continuità.
Particolarissima la linea di cantato che sembra sempre al limite del fuori tempo, ma che risulta assolutamente centrata per un pezzo a dir poco coinvolgente!
Si consigliano ascolti reiterati, magari in cuffia, con volumi sostenuti!
La storia
Parola alla musica, al ritmo. Voce di un linguaggio senza tempo, senza territori né confini, che unisce, comunica, aiuta a superare discriminazioni e frontiere.
L'energia emanata dal suono del tamburo è vista come strumento di fraternità perché pervade tutte le nostre azioni e la nostra vita. Può diventare punto d'incontro e scambio con tutti i popoli e rendere gli uomini consapevolmente liberi passando da "un mondo degli uomini" ad un "mondo per gli uomini.
Il videoclip, prodotto da Seenfilm, è ambientato fra le vie di StoneTown (Zanzibar) dove il giovane protagonista si lancia in una frenetica corsa facendo parkour fra un edificio e l’altro. Superare i limiti dell’intolleranza è saltare quel muro di indifferenza che spesso questa società ci porta a erigere con gli altri. Il video è stato girato interamente con uno smartphone, diretto dall’Italia tramite SKYPE dal giovane regista Stefano Bertelli.
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