Ciò che lo circonda non gli dona serenità, l'incedere rutilante della quotidianità gli mette addosso una tensione che non fa parte del suo modo di essere... Deve invertire la rotta a prescindere da tutto e da tutti!
Elegante, intenso nel testo e curatissimo negli arrangiamenti!
Stati di agitazione è il nuovo singolo per uno stratosferico Blindur, al secolo Massimo De vita, con il quale andiamo a mettere nuovi tasselli per il progetto discografico di una delle realtà indie più raffinate del nostro panorama!
Se hai sempre qualcosa da raccontare e da condividere il risultato è assicurato!
Una bella linea ritmica, sempre al servizio della canzone con rullante, cassa e charlie mai invasivi, viene resa ancora più coinvolgente da un set di percussioni di assoluta qualità con il basso appoggiato con eleganza al drumming...
Molto bella ed aperta tutta la parte legata alla chitarra acustica di Massimo che con i suoi arpeggi regala, dal punto di vista melodico, un valore aggiunto ulteriormente rinforzato dalle parti di viola e violino che rendono ancora più raffinato il mood...
Tappeti di tastiere ed effetti vari contribuiscono a dare ulteriore vivacità al colore dell'arrangiamento mentre, ancora una volta, Blindur risulta essere artista di razza che unisce la bellezza della parola ad un coinvolgimento emotivo che entra nel cuore di chi ascolta!
Da sorbire senza soluzione di continuità!
La storia
“STATI DI AGITAZIONE” è il nuovo singolo di BLINDUR, pseudonimo del songwriter e producer Massimo De Vita, featuring Rodrigo D’Erasmo.
Il brano, disponibile per le radio e su tutti gli store digitali da oggi, giovedì 23 giugno, segna il secondo passo di avvicinamento al nuovo album di
Blindur in uscita a settembre 2022 con La Tempesta Dischi, per il ritorno di una delle realtà più premiate e riconosciute della scena alternativa dell’ultimo
decennio.
Il brano vede la prestigiosa collaborazione di Rodrigo D'Erasmo, polistrumentista, violinista degli Afterhours e personalità di spicco della scena rock
alternativa italiana, che ha composto le orchestrazioni insieme alla compositrice e violinista Carla Grimaldi. Inoltre, così come accaduto già per alcuni
brani di "A", secondo disco di Blindur, anche in questa circostanza il cantautore si è avvalso delle percussioni di JT Bates, batterista con Big Red Machine,
il collettivo fondato da Aaron Dessner (The National) e Justin Vernon (Bon Iver).
Pur mantenendo l'impronta del cantautorato d'estrazione modern eclectic, il brano è ricco di sonorità indie rock, mescolando l'alt-folk con l'epicità dell'orchestra
per un mix energico e ricercato.
"Stati di agitazione" è il sentiero all'interno di una foresta di punti interrogativi, popolata da fantasmi privati e apocalissi imminenti; sullo sfondo
c'è la lotta con il passato, un fardello spesso troppo pesante che ostacola il presente nella sua trasformazione in futuro.
È un inno di riscatto, è la rivendicazione di una generazione che ha voglia di un futuro diverso, con allo stesso tempo il bisogno di scrollarsi di dosso
il peso di un passato recente, troppo spesso poco lungimirante. Quel passato ci ha condotti sull'orlo di una catastrofe ambientale che minaccia la nostra
stessa sopravvivenza, quel passato che ha accusato le generazioni più giovani di incompetenza e disimpegno, attentando di fatto al futuro.
"L'ispirazione per questo brano è nata da due famosi dipinti di Francisco Goya: ‘Saturno che divora i suoi figli’ e ‘Il sonno della ragione genera mostri”.
Nel primo caso l'affresco riprende il mito di Cronos, Saturno, il dio del tempo che divora la sua prole per paura di essere detronizzato, nel disperato
e vano tentativo di conservare il proprio potere; il secondo dipinto invece mi ha offerto lo spunto per parafrasare e capovolgerne il senso... Il sonno
della ragione genera mostri, ma cosa succede quando la ragione si risveglia e prende atto della devastazione che regna sovrana? Nascono stati di agitazione
che mettono in moto ingranaggi di cambiamento e trasformazione". – Blindur.
L’artwork della cover, disegnata dagli artisti Vincenzo Del Vecchio e Sigiu Bellettini, reinterpreta liberamente il celebre affresco di Francisco Goya
"Saturno che divora i suoi figli", il cui titolo è citato nel testo della canzone.
CREDITI BRANO
Testo e musica di Massimo De Vita
Prodotto da Massimo De Vita
Orchestrazioni di Rodrigo D'Erasmo e Carla Grimaldi
Recording: Paolo Alberta presso "Le Nuvole studio" (Napoli) e Daniele ‘Il Mafio’ Tortora presso "Terminal 2 studio" (Roma)
Mixing: Paolo Alberta presso "Le Nuvole studio" (Napoli)
Mastering: Birgir Birgisson presso "Sundlaugin studio" (Reykjavik)
Copertina di Vincenzo Del Vecchio e Sigiu Bellettini
Foto di Enrico Pascarella
Hanno suonato:
Massimo De Vita - voce, chitarra acustica ed elettrica, tastiere
Carla Grimaldi - violino e viola
Rodrigo D'Erasmo - violino e viola
Luca Maria Stefanelli - basso
JT Bates - Percussioni
Jonathan Maurano – batteria
Etichetta: La Tempesta Dischi
Distribuzione: Believe