Il nodo alla gola, quel dolore al petto che le sembra spezzi il cuore... Non ha la forza di raccontare, non ha il coraggio perchè non sa come spiegarlo... Intimo, autobiografico e coraggioso! Arianna torna con una nuova canzone che racconta ciò che si prova e come ci si sente quando ci si trova a dover lottare contro gli attacchi di panico... Una storia fatta di vita vissuta e di senzazioni che mettono a nudo un'anima che soffre! Quando ci si racconta con così tanta intensità non è possibile non lasciarsi prendere dal L'intro è caratterizzata da un apoteosi di tappeti di tastiera che fa subito intuire la profondità dell'atmosfera per poi partire con un bit caratterizzato, all'inizio, da un rullante quasi in sottofondo per poi evolvere con in un drumm and bass molto profondo con tinte decisamente black. Nelle strofe fanno la loro comparsa una ritmica di chitarra elettrica sul right e qualche spruzzo di pianoforte sul left mentre qua e là tappeti d'archi e suoni di sinth vanno a riempire l'assieme. Una performance canora un po' diversa dal solito ci fa conoscere una nuova sfaccettatura di Arianna la quale, evidentemente, vive in prima persona ciò che racconta mettendo tutta la sua anima in questa canzone! Da gustare in cuffia per cogliere tutte le sfumature del singolo!

La storia

Arianna Luzi torna sulla scena musicale con un nuovo singolo piacevole dalla base prevalentemente elettronica che da un tocco internazionale alla produzione artistica. Un brano che apre maggiormente i confini alla sperimentazione della già interessante attività professionale dell’artista torinese. L'artista descrive metaforicamente, nel testo, il fenomeno degli attacchi di panico sulla base della sua esperienza. Arianna cerca di descrivere la dimensione in cui si entra durante tali episodi. È come trovarsi in uno spazio buio e senza confini, senza gravità, dove regna un forte silenzio, che paradossalmente è assordante e confonde la mente. L’artista parla al plurale poiché è consapevole che come lei molti altri sono spesso vittime di questo disturbo. Secondo Arianna, queste persone sono come "Bambini Silenziosi", ovvero persone che con la fragilità di un bambino si ritrovano incapaci di reagire e sono oppresse, proprio per questo, da un senso di colpa che li guida alla deriva nello spazio. Leggi la storia di Arianna!