Sabato pomeriggio di paese, il sole splende colorando il viale centrale dell'abitato... è piena primavera, ma i ragazzi, davanti ai pochi bar presenti, ingannano il tempo con una birra di troppo e parecchia malinconia negli occhi...
Energia a mille all'ora per il singolo d'esordio della rockband veneta che si presenta con un pezzo a dir poco tirato!
Un drumming incredibile, di grande potenza, ma anche di indubbia qualità tecnica, accompagna tutta la traccia senza soluzione di continuità.
Il testo risulta tutt'altro che banale e va ascoltato più volte per coglierne la profondità e la grandissima malinconia che racconta storie di grande solitudine giovanile, una vera piaga dei giorni nostri.
Il fulcro del singolo restano le chitarre le quali, con telecasteriana potenza, si alternano tra rif graffianti e momenti di pura energia senza, però, scadere mai nel suonarsi addosso.
Grandissma adrenalina che fa anche risaltare la cura negli arrangiamenti e nella scelta dei suoni.
Da ascoltare a volumi sostenuti!
La storia
Kamera Kubica è un concentrato di chitarre distorte, melodie pop, ritmi trascinanti e coinvolgenti. Dieci canzoni da ascoltare tutto d'un fiato che si addentrano nelle mille e complesse sfaccettature dell'essere umano. Un disco che parla di solitudine, della presa di coscienza di se stessi, di dipendenze a volte nocive a volte no , di amicizia , dolore e depressione. Non buttarti giù che poi chi ti rialza ?
A volte è meglio vedere il bicchiere mezzo pieno per non rimanere sopraffatti dalla vita