Un gruppo di adolescenti su di un bus subito dopo l'uscita da scuola, gli smartphone sono collegati su Youtube e tutti ascoltano le stesse canzoni... Uno di loro li fissa e resta in silenzio, lui si sente diverso, ma non viene capito perchè non è come loro...
Un insieme di emozioni dure, rigide ed alle volte ciniche che descrivono sia la società di oggi che un mondo della musica che non da spazio a nulla se non all'immagine ed alle visualizzazioni in rete.
Una sorta di accusa al sistema incapsulata in un bit estremamente curato con arrangiamenti di prim'ordine per un personaggio che si sta facendo davvero strada nel panorama rap del nostro paese.
Da gustare in cuffia mentre si fa jogging!
La storia
Il brano, presentato a fine gennaio in anteprima a Radio 2 Rai nel programma di Serena Dandini, è una sorta di lettera aperta all'ascoltatore sul tempo che passa, sulle difficoltà quotidiane e sull'evoluzione individuale.
"[…] salgo sul palco e recito la mia vita a memoria | senza tagli senza slow tutto vero | giro a testa alta nel jet set ribelle sporco e fiero
i rappers italiani sono tutti morti | uccisi dalle views i numeri e gli ascolti | schiavi di questi tempi
è meglio stare muti | eroi dei ragazzini | con le facce da adulti […]"
"Questione di tempo" è un nuovo passo avanti nel percorso musicale e personale del rapper italo-egiziano, impegnato attivamente su più fronti: da portavoce dei ragazzi G2 (seconde generazioni) alla direzione artistica del progetto "Potere alle Parole" (www.facebook.com/poterealleparole), ai worshop sul linguaggio del rap, sullo sviluppo della capacità di scrittura, all'attività live (di recente ospite della Med Free Orkestra all'Auditorium Parco della Musica di Roma).