Il dialogo non esiste più tra di loro, le giornate scorrono piatte e senza colore...
La loro storia si è appiattita ed il fuoco della passione è ormai un lontano ricordo...
Introspettivo, carico di significato e intenso più che mai!
Qualcosa di familiare è il nuovo singolo di Massimo Germini che tocca argomenti profondissimi i quali vengono ulteriormente impreziositi dalla partecipazione di Roberto Vecchioni, veterano della musica d'autore italiana, che trasforma la canzone in pura poesia!
La musica d'autore, quella bella, non tramonta mai!
Clarinetto, sezione percussiva completamente acustica ed un'apoteosi chitarristica di gran classe caratterizano l'arrangiamento minimale, ma efficacissimo, di un pezzo dove la centralità della chitarra classica di Massimo la fa da padrone e dove la parola è regina!
Il sentimento dei due artisti nell'interpretare è semplicemente sublime e mette in campo davvero una performance delicatissima e di grande intensità!
Da gustare ad occhi chiusi!
La storia
Dal 2 luglio arriva in radio il singolo “QUALCOSA DI FAMILIARE feat. ROBERTO VECCHIONI” di MASSIMO GERMINI scritto con Michele Caccamo, brano che dà il titolo all’album negli store e sulle piattaforme dallo stesso giorno (PLAYAUDIO/AZZURRA MUSIC).
“Questa canzone vuole essere un appello all’attenzione e alla cura dell’altro - dice Massimo Germini - infatti racconta di una piccola, comune storia d’amore schiacciata dall’indolenza. I rapporti di coppia sono, purtroppo spesso, schiavi di una predominanza, quando invece sarebbero necessari il dialogo e l’apertura verso l’altro.”
Questa la track list dell’album:
- “ODÒS”
- “QUALCOSA DI FAMILIARE - feat Roberto Vecchioni”
- “PER MARINO”
- “VUOL DIRE”
- “SOLO AD AGOSTO”
- “TU LO SAI”
- “IL BRUSIO DELLE PAROLE”
- “SAI COME SONO LE ESTATI”
- “ULISSE RACCONTA”
- “AMORE È FORSE”
- “DOPO UN ABBANDONO”
In questo album dal punto di vista dei testi, il filo conduttore è evidentemente la fragilità dell’uomo e il suo rapporto con l’amore e con la fine. I testi, scritti da Michele Caccamo, grande poeta contemporaneo, nascono da esperienze di vita molto intense, che sono diventate esperienze di tutti con la tragedia del Covid-19. Sentimenti che prima potevano provare solo le persone che avevano vissuto tragedie personali oggi sono comuni a migliaia di persone. Michele ha dato la voce a queste emozioni e credo che, ascoltare questa voce, possa essere in qualche modo di conforto e di liberazione. Dal punto di vista musicale, l’album riscopre un modo di suonare primordiale, etnico, ci sono tanti strumenti della tradizione popolare di diversi paesi, una contaminazione che ha al centro l’uomo e le sue modalità fisiche di espressione, non falsificate dalla tecnologia. È un album suonato in studio, con strumenti veri e che si rifà alla tradizione della musica d’autore italiana, con alcuni tributi ai maestri.