Nuovo nero

Il classico barettino di paese in piena estate, un gruppo di ragazzotti bighelllona davanti all'entrata e commenta ciò che accade attorno a loro criticando tutto e tutti, ma i primi a sentirsi fuori posto sono proprio loro in questo mondo che non ha più ne capo ne coda...

Nuovo nero è il secondo singolo di Enrico Farnedi, tratto dall'album "Auguri Alberta" e mette in mostra quell'ironia e quel cinismo che sono un po' la firma d'autore in tutto il disco.

Il pezzo propone una serie di spunti tecnici ed armonici che mettono in risalto le capacità di Enrico il quale, senza timore di esagerare, possiamo definire un polistrumentista di livello assoluto.

Una chitarra elettrica, con quel pizzico di distorsione che non guasta mai, ricama durante tutti i minuti della canzone, con rif che restano impressi mentre tappeti di organo, in pieno stile rock and roll, riempiono tutto l'assieme.

Semplice, ma efficace, la sezione ritmica composta da un drumming incentrato sulla precisione di cassa e rullante con il basso, essenziale, ma efficace, sempre preciso proprio sulla cassa stessa.

Splendida la voce di un sax mai invasivo il quale, però, diventa parte fondamentale dell'insieme da metà traccia in poi.

Il testo risulta graffiante ed ironico con le parti del ritornello arricchite da controcanti appena accennati, ma di impatto assolutamente notevole.

Un singolo irridente da gustare con una bibita fresca al seguito!

La Storia

Nuovo nero è il secondo singolo estratto dal nuovo album di Enrico Farnedi, Auguri Il polistrumentista e cantautore pop-folk in questo brano suona batteria, basso, organo, chitarra cigar box, oltre a metterci la voce e fare i cori.

La canzone gioca con le nevrosi inculcate dalle mode: l'ambizione di essere al passo con le tendenze e la paura dell'omologazione, la ricerca di qualche cosa per farsi accettare dagli altri e il desiderio di essere invidiati, l'esigenza di esibire gli avvenimenti più irrilevanti sui social network e la smania di appartenere a un club esclusivo. Insomma, Nuovo nero, riprendendo un’espressione comune, parla dell'aspirazione a un’unicità che spesso, ironia della sorte, come sostiene Farnedi, equivale a un’affermazione di mediocrità.

Per raccontare questi aspetti messi quanto mai in luce negli ultimi anni grazie ai social network, il brano unisce il rock and roll di Little Richard al beat ossessivo del garage più viscerale ma questa fusione prende le sembianze della vena pop d’autore di Enrico Farnedi.

La regia del videoclip è di Pietro Bondi.

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Artista: 

Enrico Farnedi

Genere: 

pop/folk

Copertina del brano: