Una delicatezza estrema per un testo di una profondità incredibile!
Questo, in sintesi, si può dire de "La mala morte", una canzone di Jakie Moody che ritroviamo, ancora una volta, ad affrontare temi non certo accattivanti o superficiali.
Una società che corre troppo non si ricorda dei meno fortunati i quali, in troppi casi, finiscono nei guai e vedono le loro bite bruciate e dimenticate in istituti di pena ormmai al collasso.
Un'arrangiamento quasi "unplugged" che mette in risalto una splendida chitarra acustica, un insieme di gusto, tecnica e raffinatezza per una canzone che va ascoltata con tanta attenzione, magari in cuffia e, perchè no, di sera!
Biografia
Jake Moody comincia l’attività di cantautore nel 2012, registrando due singoli che faranno successivamente parte del suo primo disco, che è un concept album dal titolo “Libertà di espressione”. Condivide attraverso la musica le proprie emozioni, le proprie sensazioni con la gente, che s'immedesima nei fatti e nelle storie narrate dal cantautore. Il desiderio è quello di eliminare l’ignoranza e l’arroganza di “chi comanda”, abbattendo le barriere della censura perché essa nega la libertà di esprimere un nostro concetto o un nostro pensiero, favorendo l’indifferenza, il silenzio e la paura.
Dopo aver suonato in diversi locali, festival e manifestazioni, ha presentato il suo primo lavoro presso il teatro Stabile di Potenza.
Alla realizzazione del suo disco hanno collaborato Danilo Vignola (campione mondiale di ukulele elettrico) con i suoi Ethn’n’roll e il fisarmonicista Antonio Gruosso.
Nel 2012 partecipa alla “Festa della musica europea”, è finalista di “Musica senza etichetta”, organizzata dall’Università degli studi della Basilicata, è finalista/vicitore del “Woody Groove Sound Festival 2012” a Potenza. Per 60 giorni Radio Tour (con frequenze che comprende Basilicata, buona parte della Campania, parte della Puglia e Calabria) ha trasmesso tra le 5 new hits il singolo “Il mio nome è amore”; hanno notato l’artista anche alcune testate giornalistiche locali, che hanno scritto di lui e del suo progetto.
Nel 2013 partecipa all’Arezzo wave in Basilicata, forma i “Jake Moody Trio” (all’occorrenza anche “Jake Moody Quartet), partecipa al Dedalo Festival, è vincitore assoluto della III edizione del Woody Groove Sound Festival, in occasione del festival “Inzanstock” ha aperto il concerto de “I Soci” (con Cosimo Zannelli, Federico Sagona e Pino Fidanza dei Litfiba), ha superato le selezioni della sesta edizione del “Festival sotto le stelle” scegliendo di non proseguire il cammino verso la finale, è finalista del concorso “Targhe d’autore controcorrente”.