Fissa il bicchiere ormai quasi vuoto, oggi sta tirando le somme di ciò che è stato e ciò che ha oggi...

Intenso, autobiografico quanto basta e carico di potenza evocativa!
Da questa parte del cosmo è il nuovo coinvolgente singolo di un Ennio Salomone in grandissimo spolvero attraverso il quale l'artista siciliano, ora di base a Milano, va ad affrontare gli spettri del passato e le paure legate al presente/futuro... un pezzo che risulta trasversale, in quanto a genere, e che passa da un testo molto intenso ad un arrangiamento veramente potente e di qualità indiscutibile!

Aprire gli armadi del proprio cuore e metterne a nudo il contenuto non è semplice e farlo davanti a tutti, con la propria musica, è ulteriormente complesso sapete?

La potenza della linea ritmica caratterizza moltissimo il pezzo grazie ad un drumming dove, con precisione millimetrica, la rotondità della cassa fa il paio con la definizione del rullante e viene ulteriormente impreziosito da splendidi giochi con i tom, mentre il pulsare del basso, rigorosamente plettrato, carica ulteriormente il groove!

Sin dall'intro abbiamo presente una bella ritmica di chitarra acustica, molto aperta sul left e sul right, che accompagna tutta la canzone ampliando meravigliosamente lo spettro sonoro con le incursioni, man mano che si va avanti, di elettrica che, tra rif, powerchord e piccole parti solistiche, vanno a graffiare il mood.

Ennio regala una performance che ti porta dentro alla storia che vuole raccontare e coinvolge chi ascolta dalla prima all'ultima nota!

Da gustare a volumi importanti con impianto di qualità!

La storia

Dal 13 gennaio 2023 sarà disponibile in rotazione radiofonica “DA QUESTA PARTE DEL COSMO” (LaPOP), il nuovo singolo di Ennio Salomone, disponibile sulle
piattaforme digitali dall’11 gennaio 2023.

Il brano “Da questa parte del cosmo” racconta di come a volte tendiamo a ricordare il passato come fosse una vita a sé stante, qualcosa di finito, appartenente
a un mondo ormai lontanissimo nello spazio e nel tempo. I luoghi del passato ci sembrano polverosi e arrugginiti, distanti dal nostro presente. Eppure,
a volte, come fosse un fulmine a ciel sereno, il passato si palesa, mettendoci davanti tutte quelle paure mai superate e costringendoci a fare i conti
con noi stessi. La canzone è un gioco di immaginazione, un tentativo di ricongiungere mondi paralleli, quello che è stato e quello che è ancora. Perché
come diceva Gibran: “Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti col passato”. 

Spiega l’artista a proposito del brano: “La canzone è nata fondamentalmente dall'esigenza di fare i conti con il proprio passato e il proprio vissuto.
Spesso tendiamo ad usare una sorta di filtro per ricordare i momenti trascorsi, lasciamo cadere nella sfera dolce dei ricordi tutto ciò che di bello è
stato, dimenticando talvolta l'altra faccia della medaglia. Questa canzone è un inno a quello che abbiamo dimenticato, a quello che abbiamo voluto cancellare.
Una dedica paranoica ai fantasmi del passato”.

Leggi la storia di Ennio!