La loro storia è finita, lei ha sofferto tantissimo, ma ora è arrivato il momento di dire basta e ripartire con la grinta che ha dentro!
Potente, introspettivo e soul più che mai!
Ci hai perso tu è il singolo d'esordio per Sarai, al secolo Sara Bassotti, grazie al quale andiamo a scoprire una cantautrice dalle sonorità pazzesche e cariche di soul e che, nonostante la giovanissima età, ci regala atmosfere pazzesche e caldissime!
Quando hai una voce così e mescoli blues e reggae non puoi restare inosservata!
La raffinatezza del drumming, dove le più classiche sonorità reggae fanno il paio con atmosfere blues, ci regalano una cassa rotonda e di grande profondità con l'alternanza cerchio e rullante, rigorosamente allentato, che dettano un timing pazzesco al pezzo.
L'eleganza dei fraseggi del basso arricchiscono tantissimo il mood avvolgendo in maniera quasi tridimensionale chi ascolta con qualche spruzzo di tastiera a tinteggiare l'assieme.
Letteralmente spettacolare la parte chitarristica che, grazie a rif e fraseggi rigorosamente in levare, fanno sì che il piede non possa stare mai fermo, per poi sfociare nell'assolo sul finale che, in pochi secondi, mette in campo una serie di situazioni che non possono lasciare indifferenti!
Sara si mostra in tuttta la sua magnificenza vocale grazie ad una sensualità ed un calore incredibili, una facilità di canto ed una maturità artistica di livello assoluto!
Badate bene, stiamo parlando di una ragazza del 2001 che ha già una forza pazzesca e della quale sentiremo sicuramente parlare!
Da gustare con cuffie di qualità senza soluzione di continuità!
La storia
SARAI, CON LA SUA VOCE BLACK RICCA DI SFUMATURE, CI ESORTA AD AMARE NOI STESSI CON “CI HAI PERSO TU”, IL SUO PRIMO SINGOLO UFFICIALE
Con la sua voce potente, ricca di colori e sfumature Soul, la talentuosa cantautrice Sarai torna a far battere i cuori degli ascoltatori a ritmo della sua musica: “Ci hai perso tu” (The Bluestone Records/Believe Digital) è il suo singolo di debutto solista, disponibile in tutti i digital stores.
Il brano, scritto dalla stessa artista durante la sua permanenza nella vivacissima Repubblica Dominicana, è il primo in lingua italiana ed è il frutto di una delusione d’amore, una delusione che, invece di trasformarsi in una ballad malinconica e strappalacrime, fa centro con un ritmo incalzante, che trasforma la rabbia in grinta e la frustrazione in carburante per ricominciare a vivere.
«”Ci hai perso tu” – dichiara Sarai - è una canzone che ho scritto durante l’anno che ho vissuto nella Repubblica Domincana. Racconta una relazione finita, che faticavo ad accettare come tale. Scriverla mi ha aiutato ad "aprire gli occhi", a metabolizzare tante cose che il mio cuore non mandava giù e spero possa fare lo stesso con le persone che l’ascolteranno, portando in loro la serenità di cui si ha bisogno per andare avanti, per proseguire nel meraviglioso cammino della vita».
Quando siamo travolti dai sentimenti, capita spesso di non rendersi conto di quanto doniamo, senza chiedere – e senza ricevere – nulla in cambio. La musica, anche in questo caso, viene in nostro soccorso per darci la spinta giusta, quella di cui necessitiamo per comprendere che stiamo avanzando in una direzione sbagliata, sbagliata per noi e per quel preciso momento della nostra esistenza, prendendoci per mano, asciugando le nostre lacrime e facendoci tornare a vivere a pieni polmoni.
Punto focale del brano è la consapevolezza che, nonostante il dolore provocato dalla fine di una relazione, se ci siamo donati completamente all’altro, senza alcuna riserva, non abbiamo perso nulla, bensì, è l’altra metà della coppia ad aver perso qualcosa di importante: da qui il titolo, “Ci hai perso tu”.
La produzione, fresca ed accattivante, è arricchita da contaminazioni fortemente Blues, che fanno da cornice perfetta alla voce black, roca e calda dell’artista romana. Il testo è un arguto racconto della libertà ritrovata, un bellissimo e raffinato mix linguistico tra italiano, spagnolo ed inglese, che dà vita ad un prodotto assolutamente unico, potente, che evidenzia l’universalità della musica.
«Al diavolo le tue bugie, tutte le tue ipocrisie e ascoltami bene, chi ti ama non daña, chi ti ama ti cerca, chi ti ama ti ama e non c'è scusa che tenga», parole che ci ricordano quanto l’amore non sia una collezione di ferite sul cuore e quanto sia importante amare in primis noi stessi, le uniche persone con cui, senza dubbio, condivideremo il resto dei nostri giorni, perché è solo accettandoci e volendoci bene che possiamo dare un taglio al passato e comunicare, a testa alta, a chi ci ha fatto del male che «ora non ci son più, ma tanto, ci hai perso tu».
Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale, diretto da Elena Tittarelli che riconduce, attraverso una serie di splendide immagini, al significato del testo, invitando l'ascoltatore ad immergersi in un contesto audiovisivo che ha come obiettivo finale la trasformazione, una metamorfosi liberatoria che può avvenire soltanto incanalando le esperienze negative in un oceano di vita, speranza ed energia.
Giovane, bella, determinata e con una vocalità che rapisce sin dal primo ascolto, Sarai è una giovane leonessa della musica del Belpaese, che dopo l’esperienza in qualità di frontwoman e seconda chitarra nella band punk-rock Four Vibes ed un anno vissuto nella Repubblica Dominicana, torna con questo suo primo progetto solista, nonché primo in lingua italiana, che mette in luce non soltanto le sue capacità da autrice, ma anche quell’urgenza espressiva e quel desiderio di trasformare le negatività della vita in punti di forza, tipici delle grandi artiste.