I ricordi lo riportano a quei giorni dove la conobbe, mesi di passione immensa dove le diversità tra di loro non facevano la differenza poi dovette partire ed i suoi pensieri tornano là da lei e si chiede cosa stia facendo oggi...
Delicato, intenso e rock quanto basta!
Di rosso e di viole è il nuovo singolo di un Luciano Tarullo molto introspettivo ed intimo che, però, non tralascia quelle che sono le sue radici rockeggianti e ci propone un pezzo di grandissimo spessore artistico!
Raccontare storie e saperti tenere lì con la fantasia è una dote non di tutti!
L'essenzialità del drumming, dove la cassa molto morbida ed un rullante un po' allentato si abbinano ad un charlie in 4 molto aperto nei ritornelli e meno appariscente nelle strofe, detta il timing della canzone con il giro di basso a ricamare fraseggi morbidissimi ed eleganti, che dona profondità al mood.
spruzzi di pianoforte illuminano l'arrangiamento assieme a pennate di chitarrra acustica, molto aperte sul left e sul right, con l'eleganza di una Fender, in stile molto "Floydiano" a rendere quasi onirica l'atmosfera.
Luciano ancora una volta si dimostra songwriter di razza grazie alla sua scrittura profonda e coinvolgente che trasporta chi ascolta in un mondo dal quale diventa difficile staccarsi!
Da gustare con cuffie o impianto di qualità!
La storia
Dopo un’anteprima in esclusiva su Corriere del Mezzogiorno (Corriere della Sera), esce su Youtube il nuovo videoclip del cantautore rock Luciano Tarullo: “Di rosso e di viole”. Il video, diretto da Denise Galdo su riprese di Kappabianca Studio e Fabrizio Cammarano al drone, è girato interamente nel Cilento, fra lo splendido centro storico di Ortodonico e gli scenari mozzafiato del mare di Pollica, a Torre Caleo. Protagonista del video, insieme a Luciano Tarullo e TP Band, l’attrice Dana Anghelescu. «“Di rosso e di viole” è il racconto di una grande storia d’amore appartenuta ad un tempo lontano. La canzone descrive prima di tutto un luogo. Un paesaggio antico, inviolato, all’oscuro dalle dinamiche che controllano il mondo moderno. Ed è in questo contesto incontaminato che nasce questa storia d’amore che ad un certo punto dovrà confrontarsi con una realtà ben più inesorabile. L’idea era quella di scrivere un testo come una sceneggiatura di un film. Ci sono luoghi, personaggi, dialoghi, oggetti, colori, sensazioni. Il mio desiderio è che l’ascoltatore venga catapultato totalmente nell’immaginario descritto, riuscendo così a vedere con i propri occhi tutte le scene come una serie di dipinti o come, appunto, frame di una pellicola». La tematica più importante del brano è quella dell’attesa. «In un mondo così frenetico, in cui tutti noi sentiamo il bisogno incessante di andare sempre a mille all’ora, anche i rapporti sono diventati più superficiali e a volte inconsistenti. Questo perché abbiamo perso la capacità e la volontà di saper aspettare. La canzone rappresenta un viaggio nel tempo usato come pretesto per parlare di questa nostra condizione attuale». Scritta e prodotta dallo stesso cantautore agropolese, “Di rosso è di viole” è stata registrata, mixata e masterizzata da Tonino Valletta presso il Tva Studio di Ascea (SA). Ad affiancare Luciano Tarullo (voce, chitarra acustica, pianoforte), i musicisti Frank Cara e Ivan Tornese (chitarre), Roberto Guariglia (basso), Michelangelo Sarnicola (batteria) e Piera Lombardi (cori). “Di rosso e di viole” esce in contemporanea alla lavorazione del nuovo album in studio del cantautore. «“Di rosso è di viole” è una canzone che il mio pubblico non troverà mai all’interno di nessun album. Rappresenta un po' il “ponte” tra il mio primo album, “L’isola”, e il prossimo disco a cui sto già lavorando da qualche tempo. Si tratta di un progetto che artisticamente mi entusiasma molto. Non mi sono dato delle scadenze, mi sto solo divertendo molto a registrare, sperimentare e cercare nuove strade sonore e stilistiche. Tutto il resto poi verrà da sé con il tempo». Leggi la storia di Luciano!Artista:
Luciano Tarullo
Genere:
Rock