La città è semideserta, poche persone che si muovono ed il timore aleggia nell'aria... In poche settimane tutto è cambiato, la vita non è più quella di prima e lei, dalla finestra, guarda il paesaggio e pensa a quando si potrà tornare alle consuetudini di prima che ora sembrano preziose come gioielli! Delicato, introspettivo e con un groove tutto suo! Sara Loreni torna a sorpresa con Neve a maggio, un singolo + video, tutto fatto in casa che mette ancora in luce le capacità e la fantasia di un'artista a dir poco eclettica! Arrangiamenti essenziali, ma curatissimi per raccontare storie di ordinario "lockdown" in una delle città più colpite dell'Emilia-Romagna dall'emergenza "coronavirus!... Un bit minimale, caratterizato da una cassa pulsante, viene rinforzato dall'immancabile basso synth, anch'esso essenziale e preciso sul battere, regalando un sapore groovie assolutamente coinvolgente. Tappeti di tastiere schiariscono il mood colorando delicatamente l'arrangiamento mentre Sara si dimostra ancora una volta performer di livello assoluto e regala emotività attraverso la sua facilità di canto e ad una sensualità spiccatissima! Da gustare con cuffie di qualità con un buon drink a portata di mano!

La storia

La performer, producer e cantautrice Sara Loreni - da molti ricordata come la ragazza con la loop station e la erre rutilante tipica della sua città, Parma - presenta oggi il video del singolo NEVE A MAGGIO, girato in casa durante la quarantena. Avvolta da un'elettronica elegante e dal sapore internazionale, la voce di Sara racconta l'inconsueto in questi giorni caratterizzati da forti anomalie e fredda solitudine. Come quando c'è NEVE A MAGGIO, come quando vorresti cogliere una rosa e invece ti ritrovi accecato da un riflesso bianco, del tutto fuori luogo. Eppure c'è vita, sotto quel bianco, respiro, pulsazione, un ritmo che incalza e fa ballare, un brano che trascina via da un quotidiano turbato da eventi extraordinari, che diventano intimi e confidenziali ma pur sempre unici, come ogni singolo fiocco di neve. Dall'esperienza come corista di Capossela alla rinuncia alla sedia di X-Factore un primo disco, Mentha, per Maciste Dischi (2015), a Quelli che il calcio e alle prime esperienze televisive, Sara non ha mai abbandonato la musica,che ha portato avanti nei suoi studi al conservatorio. Oggi Sara torna a far parlare di sé, improvvisa e inaspettata come la nevicata del maggio 2019, come lo scioglimento dei ghiacci e la solitudine dettata dalla paura, in un momento in cui nulla più della musica può farci sentire vicini. Leggi la storia di Sara!