Loser

Le luci del locale sono soffuse, la musica pulsa in sottofondo e lei si muove sinuosa tra le persone presenti... Il suo incedere pare una danza sensuale che le viene in maniera naturale e tutti gli occhi sono puntati su di lei... Sensuale, potente e carico di groove come non mai... Loser è la prima traccia di un EP di qualità assoluta, primo lavoro per Dheiti che si presenta con un lavoro assolutamente di altissimo livello! Sicuramente siamo di fronte ad un lavoro davvero notevole, sia per qualità degli arrangiamenti che per interpretazione, si sentirà sicuramente ancora parlare di Dheiti! La linea ritmica, semplicemente di gran classe, è caratterizzata da un drumming essenziale ed al contempo efficace, da un giro di basso gustosissimo composto da frasi elegantissime che ricamano arabeschi splendidi e da un set di percussioni veramente pensato ad arte per dare forza al mood. Tappeti di sinth, un po' vintage, donano un'atmosfera un po' onirica all'assieme mentre, nelle strofe, la presenza di una chitarra elettrica pulita rinforza il tutto alternando una ritmica un po' jezzata, rigorosamente in levare, a rif che vanno a lanciare le strofe. Nei ritornelli proprio la chitarra di cui sopra scarica tutta la potenza del caso andando in distorsione rendendo l'assieme ancora più forte mentre l'inciso finale rappresenta una sorta di stop and go che tira la volata ad una chiosa musicale davvero gustosa. Veramente da brividi la performance canora di Gemma che si dimostra performer di eccletticità impressionante e dimostra di possedere una facilità di canto non usuale alternando potenza e sensualità durante tutto l'incedere del brano. Da gustare in cuffia e senza soluzione di continuità perchè la canzone davvero non stanca mai!

La storia

«La scelta di far uscire l’EP il 21 marzo non è ovviamente casuale. La data d’inizio della primavera – stagione della rinascita, della rifioritura, del vitalismo, in cui tutte le forze sopite durante l’inverno finalmente si scatenano, risvegliando ogni cosa, richiamando all’amore, all’azione, alla comunicazione – mi sembrava perfetta per un lancio, poiché evoca molti elementi e significati presenti nel disco, non per nulla intitolato “Rebirth”. Si tratta senza dubbio di una rinascita musicale, perché questo è il mio primo lavoro da solista, ma soprattutto di una rinascita personale, che coinvolge tutti gli aspetti della mia vita: mi sento infatti in un momento chiave, in un periodo di profondo rinnovamento. “Rebirth” è sì un disco che parla di primavera, però scritto in pieno inverno. È come se ne parlasse dal punto di vista dell'inverno. Ha quel non so che di chiaroscuro, di contrasto che m'attrae molto. Non è la celebrazione di una primavera vissuta ma l'evocazione di una primavera attesa, sperata, gustata a un livello immaginativo». Dopo un’anteprima in esclusiva su RockON esce “Rebirth”, EP d’esordio di Dheiti, pseudonimo dietro cui si cela la cantante, pianista e autrice Gemma Conforti. «Canto da quando ho memoria. La musica è sempre stata al centro del mio mondo, grazie anche all’influenza e al sostegno della mia famiglia: una famiglia di buongustai musicali (non a caso mio fratello è diventato un ottimo flautista). Ho studiato pianoforte, canto lirico e jazz e frequentato una quantità esagerata di generi musicali, militando in band rock, pop, progressive, blues e funky. Credo però che la mia anima sia soprattutto legata al soul e alla musica nera: il blues e il jazz sono i linguaggi in cui mi sento più a mio agio e, per fortuna, penso di possedere una timbrica che vi si adatta bene».

Il disco

Composto da 4 tracce (“Loser”, “Feel”, “A Long Walk” e “Bud in Bloom”), “Rebirth” si contraddistingue per una certa ecletticità stilistica attraverso cui l’artista intende presentare le diverse sfumature del suo universo musicale sintetizzandole ed inglobandole in una proposta coerente che funzioni quasi da biglietto da visita. Si tratta, per l’appunto, di un lavoro eterogeneo che sottintende un tentativo di autoespressione a 360 gradi in grado di suggestionare anziché spiazzare l’ascoltatore lasciandogli presagire future (e inaspettate) trame di sviluppo. Si va da ballate più intime a decise incursioni nel funk rock, dal pop rock moderno (che sa passare da momenti più tenui e distesi ad altri decisamente esplosivi, con brevi accenni di elettronica e bossa nova) a sonorità in apparenza più classiche o che comunque strizzano l’occhio agli anni ‘70. «Non sono mai riuscita ad incasellarmi. Mi sembrerebbe di tradire la mia natura. Mi sento eclettica e un po’ imprevedibile (non solo per gli altri, anche per me stessa). In “Rebirth” ho tentato di dare libero sfogo a questa mia essenza multiforme. Si è trattato di una necessità: ho sempre fatto l’interprete, ma quando ho intrapreso il progetto dell’EP, sentivo che era arrivato il tempo di uscire fuori con la mia musica, di esprimermi totalmente, non solo con il canto». Leggi la storia di Dehiti!

Artista: 

Dehiti

Genere: 

indie

Copertina del brano: