Lo sguardo vaga lontano, i ricordi sono confusi, l'immagine di suo padre è sfuocata nella memoria, ma il desiderio di potergli raccontare dei propri sentimenti e delle proprie scelte è fortissimo... Si alza il bavero del giubbotto e prosegue il suo cammino verso il domani... struggente e con un messaggio fortissimo racchiuso nel testo... Marco Carta si ripropone, ancora una volta, con una canzone che colpisce come un diretto al cuore chi ascolta! La ballad risulta raffinatissima negli arrangiamenti dove un pianoforte, quasi sfiorato, accompagna tutta la canzone con tappeti di archi a sostenere il mood... La linea ritmica risulta particolarissima dal momento che è composta da un bit pulsante, molto discreto nelle strofe, che poi esplode come un vero grido di dolore, nei ritornelli. Nella seconda parte del singolo possiamo anche notare una splendida chitarra acustica ad impreziosire l'assieme con un apertura sul left e sul right che regala una bella sensazione di avvolgimento che si arricchisce anche con belle frasi di chitarra elettrica che portano ad un gran finale dove Marco scarica tutti i cavalli della sua grinta. Un pezzo importante per un artista che non ha mai avuto timore di proporre la sua musica senza compromessi e che, ancora una volta, ci fa capire come la musica di qualità esiste alla grande! Da ascoltare in cuffia e ripetutamente per godere di tutte le sfumature del brano!

La storia

Una ballad malinconica e struggente, in cui l’artista si rivolge a un padre che non ha mai potuto conoscere. Un padre che lui aspetta “ancora sulle scale” e al quale, questa volta, ha deciso di raccontare la verità. Un ritorno sulla scena di una delle firme più interessanti del nostro panorama musicale, Marco Carta si ripropone al suo pubblico da indipendente, a livello di produzione, e lo fa alla sua maniera: con stile e mettendoci la faccia... Leggi la scheda di Marco!