Il bar del paese sta per chiudere, ancora un signore attempato si attarda con l'ultimo calice mentre guarda i compaesani affrettarsi verso le loro case...
Gli occhi sono un po' lucidi, ma il sorriso sereno che Bacco gli regala lo fa star bene...
Particolare, estremamente raffinato e pieno di spunti armonici di livello assoluto...
filastrocca rappresenta il singolo apripista per questo album dei Mé, Pék e Barba che rappresenta una vera chicca per gli appassionati della bella musica...
Una cassa pulsante, accompagnata da un giro di basso raffinatissimo, fanno da introduzione al brano che, nei ritornelli, esplode con un bit travolgente che gioca con i controtempi in maniera magistrale.
Sempre presente una fisarmonica in stile Galliano a donare quel certo non so che di casalingo e familiare mentre parti di violino quasi maestose, arricchiscono di groove tutto l'assieme.
Decisamente intrigante la ritmica di chitarra acustica sempre presente a far da tappeto armonico mentre un flauto, quasi elfico, dipinge tratti celtici assolutamente in tema.
Decisamente particolare la linea di cantato che alterna parti in vari dialetti alternate a parti in italiano molto calde ed avvolgenti.
Da gustare in cuffia e ripetutamente per poter godere di tutto lo spettro armonico presente nella traccia!
La storia
“Vincanti” è il sesto album di Mé, Pék e Barba, formazione della Bassa Parmense attiva dal 2003, all'insegna della contaminazione tra rock e folk, canzone d'autore e storie popolari, con una particolare attenzione ai testi, in italiano con alcuni interventi in dialetto e un'apertura a collaborazioni a 360 gradi, sia con altri musicisti sia con scrittori ed attori. Il nome curioso deriva da un modo di dire dialettale, da una frase pronunciata durante un processo come alibi, ed entrata a fare parte del linguaggio della zona come scusa universale per qualsiasi evento. “Vincanti” prosegue nella ricerca del gruppo, dopo il precedente “CartaCanta” ispirato al mondo della letteratura e con la collaborazione di Erri De Luca, Mauro Corona, Marcello Fois e Paolo Rumiz. I Mé, Pék e Barba vogliono proporre un viaggio nel mondo del vino percorrendo il Mediterraneo per giungere a valicare l’oceano - come accadeva un tempo, su grandi navi cariche di botti di legno che respiravano sussurrando parole antiche e storie. La produzione artistica è stata curata da Elisa Minari, ex bassista di Nomadi e Frak Antoni e parte della band dal 2015. Nei vari brani troviamo poi Omar Pedrini (autore e interprete del brano “Sarà festa”), Puccia degli Apres la Classe, Gigi Sanna e Davide Guiso degli Istentales, Dario Canossi dei Luf, Franco Giordani e Roberto Cipresso, winemaker di fama internazionale; la prefazione del disco è stata scritta da Andrea Grignaffini, codirettore di Spirito Di Vino e curatore della guida vini dell’Espresso, e Marino Severini dei Gang ha arricchito le pagine del booklet con un suo racconto incentrato sul vino. Leggi la scheda della bandArtista:
Mé, Pék e Barba
Genere:
folk