Il portone di casa si apre su di una nuova giornata, lui si chiude il giubbotto mentre il vento sferza la strada, lo sguardo si perde lontano, verso l'orizzonte, mentre si prepara ad andare in contro alla vita, la sua vita...
Potente come il motore di una Ferrari, carico di energia come non mai, questa è Anche se scorro come il Tevere...
Tornano i Medison con una nuova produzione discografica dai connotati più adrenalinici che mai!
Il drumming, sostenuto da una linea di basso essenziale, ma potente e precisa sul battere, rappresenta la spina dorsale del pezzo con una stesura davvero intrigante con un timing incentrato sul gioco cassa tom, nelle strofe, per dimezzare la battuta nei ritornelli e per scaricare, nella seconda parte della canzone, tutti i cavalli di Andrea Piangiolino il quale, ancora una volta, si dimostra una vera macchina da guerra dietro ai suoi tamburi...
Estremamente raffinata ed intelligente la linea di pianoforte e tastiere che, come nella miglior tradizione del rock più solare, si dimostra non invasiva, ma di grande sostegno e raffinatezza...
Le chitarre, con accordi power chord più graffianti che mai, avvolgono chi ascolta con grande efficacia travolgendo di emozioni gli appassionati di questo genere.
Ritroviamo in grande forma Francesco Cioffi che, in questa nuova uscita dei Medison, dimostra di proseguire nel suo percorso di crescita a livello vocale mettendo in luce, ancor di più, le potenzialità di una voce che denota ancora tante possibilità di crescita e sviluppo.
Da sorbire a volumi potenti!
La storia
Anche se scorro come il Tevere è un brano che racconta un viaggio e lo fa con un pop/rock deciso. Ci sono viaggi che puoi fare senza dover mai preparare valigie, ci sono scelte e prese di posizioni che pur nella fermezza implicano uno spostamento, dove la meta non è un arrivo, ma un altrove, una partenza.
«Vado via / vado sempre più via /dalle sterili attenzioni / dalle paure, le certezze, le omissioni - canta Francesco Cioffi nel nuovo singolo e racconta – E’ libero chi lascia andare. Come un albero che perde un ramo nel fiume per avere la possibilità di un altrove, rinunciando ad un parte di sé. È forte chi è intelligente. Come un fiore che prende dalla terra solo quello che gli serve per vivere. Si può andar via restando immobili, lasciando scorrere i pensieri».
Testi impegnati, che incantano per la loro bellezza e la ricerca accurata delle parole che spronano alla riflessione, contraddistinguono la scrittura di Francesco Cioffi, voce della band e autore del brano che anticipa un nuovo lavoro discografico che vede la produzione musicale di Davide Pannozzo, descritto dalla critica come uno degli artisti di contemporary blues più interessanti della nuova generazione.