...Dall'alto di un grattacielo le persone laggiù sembrano piccole formiche che si agitano nel pomeriggio di città, tutto sembra correre senza soluzione di continuità, ma ciò che agita il suo cuore va oltre la frenesia di ogni giorno, solo gli occhi di lei hanno importanza, solo il suo sorriso lo fa andare avanti...
Riprendere un successo del calibro di Can't hide love (Earth Wind And Fire) non è semplice e, ancor di più, non è facile renderlo godibile ai livelli dell'originale ed Enrico Bevilacqua ci è davvero riuscito!
Drumming raffinatissimo con un basso di gran classe (e non potrebbe esser che così) sono la spina dorsale di questo singolo, mentre la più classica delle chitarre funky punteggia di groove tutti i minuti della canzone.
Tanto black caratterizza la linea di cantato che si va ad incastonare, proprio come una pietra preziosa, in un assieme di grandissima qualità che si alterna tra momenti più slow ed altri incredibiilmente groovie.
Spettacolari tutte le parti di tromba che esplodono in un assolo centrale di una bellezza imbarazzante!
Da gustare ripetutamente in atmosfera di relax con un buon drink sotto mano!
La storia
Brooklyn, è il titolo del suo nuovo album, disponibile già da aprile 2016, in tutti i negozi di dischi e su tutti gli store mondiali, tra i quali Itunes, Amazon ed Apple Music.
E’ un lavoro meticoloso questo di Bevilacqua ulteriormente valorizzato dall’etichetta discografica abruzzese che ha elevato ulteriormente il prestigio di un album di calibro internazionale che vede la partecipazione di Patches Stewart, Poogie Bell, Keith Anderson, Stefano Sastro, Roberto Di Virgilio, Rosario Jermano, Natascia Bonacci e MS AJ.
«E’ un lavoro elegante, senza inganni e frutto di enorme sacrificio – ci racconta Enrico Bevilacqua – questo disco nasce da un’idea di Patches Stewart con il quale collaboro da cinque anni.
Suonare con lui è un’enorme responsabilità. Quando sono rientrato dallo Smooth Jazz Cruise di Miami, uno dei festival più importanti al mondo, mi sono reso conto con chi ho davvero a che fare: Patches in America viaggia con la scorta ed è definito l’erede di Miles!»
«Brooklyn – aggiunge Enrico – vede oltretutto la partecipazione di due grandi musicisti italiani, Stefano Sastro e Roberto di Virgilio. Senza il loro contributo non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo, a loro va tutta la mia riconoscenza».
Bassista di forte estrazione funk, Enrico Bevilacqua è considerato uno dei migliori groover italiani. A soli 19 anni esordisce con il chitarrista calabrese Franco Vinci, suo padre artistico. A 22 inizia la sua collaborazione con il cantante italiano Giò Di Tonno suonando ed esibendosi insieme a lui in tutti i teatri e le piazze più importanti d’Italia e d’Europa fino al 2014.
Nel 2008 inoltre fonda la Natascia Bonacci Band che si distingue per il sound potente e coinvolgente in cui collaborano i migliori musicisti internazionali capitanati dall’omonima cantante calabrese Natascia Bonacci. La band ha all’attivo più di 200 concerti in tutto lo Stivale.
Insomma un curriculum, quello di Bevilacqua, che non passa di certo inosservato e Brooklyn è un album da solista che si fa notare nell’ambiente degli addetti ai lavori. Enrico Bevilaqua ha sfornato un disco raffinato ed elegante, bene arrangiato e mai monotono. Credo che abbia dato il meglio di sè… per ora, ovviamente.
La musica è il mio equilibrio. Credo che nessuno di noi possa viverne senza