Un temporale si abbatte sulla cittadina, i rovesci di pioggia sferzano le vie ormai deserte e le gocce d'acqua contro le vetrine disegnano caleidoscopi di colori rendendo l'atmosfera quasi irreale...
Un singolo dalle atmosfere tra lo psichedelico e lo sperimentale caratterizzano questo progetto che, sicuramente, non possiamo definire easy listening.
Un bit molto sincopato e delicato rappresenta l'intro del pezzo che, grazie anche al basso sinth, inizia subito a giocare con la linea di cantato.
Incisi e ritornello dimezzano la battuta creando un'atmosfera tra l'irreale e lo psichedelico introcudendo, assieme ai tappeti sintetici, qualche tocco di pianoforte a colorare l'insieme.
Il finale stupisce con l'entrata di una chitarra arpeggiata, quasi timida, che con il piano di cui sopra, va a rendere più che originale il singolo.
Particolarissima la linea di cantato che non si perde, sicuramente, in virtuosismi di facciata, ma che impernia tutto il suo fulcro su di un testo molto particolare e gioca con controtempi e rientri sulla battuta non banali.
Da ascoltare ripetutamente per cogliere l'essenza dell'insieme.
La storia
Dopo la vittoria dell’1MNext, il contest del Concertone del 1 Maggio, riprende il tour “aumentato” del Geometra Mangoni. Le date estive sono partite da Mantova il 18 giugno (Festa della Musica), e toccheranno a luglio la Toscana (Serravalle Pistoiese, 1 luglio), il Veneto (Rosalina Mare, 14 luglio), la Liguria (Finale Ligure, 28 luglio) e terminare al MEI di Faenza il 25 settembre.
Cuore del live sarà “L’Anticiclone delle Azzorre”, album uscito il 12 ottobre 2015 per Qui Base Luna (QBL), l’ecosistema musicale che ha dato alle stampe l’ultimo, acclamato album di Cristina Donà (Così Vicini). Il Live (+) sarà “aumentato”, ovvero verranno utilizzati sensori di spazialità e strumenti modificati che interagiranno con la performance, trasformando l’artista in strumento. In particolare, Il Geometra suonerà in esclusiva una Noah+, chitarra “aumentata” da sensori e trattamenti digitali del suono, nata da un’idea di Tommaso Rosati, membro della band, e sviluppata in collaborazione con Noah guitars.
Da non cercare alla voce emergenti, Il Geometra Mangoni, al secolo Maurizio Mangoni, artista toscano, già voce e chitarra dei MURIéL, vincitore nel 2011 del premio “Ernesto De Pascale”, con all’attivo collaborazioni importanti (Paolo Benvegnù, Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione e Serena Altavilla dei Blue Willa e Mariposa, tra gli altri), trasferendo così per la prima volta in ambito musicale il concetto più ampio di realtà aumentata.
L’Anticiclone delle Azzorre, coprodotto da Maurizio Mangoni con Stefano Castagna (Ritmo&Blu Studio) e Saverio Lanza (per il brano “Un altro inverno”), è stato anticipato dal singolo “Un altro inverno”, il cui video ha superato le 3.700 visualizzazioni su YouTube. Le nove tracce che compongono l’album parlano d’amore, pur non essendo canzoni d’amore. È un diario minimo questo “Anticiclone”, fatto di storie normali, difficili, meravigliose: un disco pensato, scritto e suonato in un’epoca di passaggio che però non passa mai. Sonorità atipiche che guardano al nord Europa (Apparat, Efterklang, Notwist) si fondono a
una scrittura sottile che traccia un ponte tra la poesia lieve di cantautori come Sergio Endrigo e Bruno Lauzi, e la contemporaneità.