Un leggero vento soffia sulle dune di sabbia di un deserto, il sole si sta accomodando verso l'orizzonte e il cielo si tinge di pennellate blu scuro...
In lontananza si intravede un palmeto di un'oasi e la natura della notte sta per risvegliarsi...
Delicato ed allo stesso tempo potente...
Queste sono le sensazioni che si scatenano ne lasciarsi andare all'interno delle note di questo singolo di Vhelade.
Delicatissima l'intro del pezzo che, grazie ad un arpeggio di chitarra acustica e ad un pianoforte di gran classe, mette chi ascolta in uno stato di grande serenità.
La linea ritmica entra in punta di piedi per merito di una batteria davvero raffinata accompagnata da un basso classico, in prima battuta, che si trasforma in un sinth, senza che quasi si noti, durante l'incedere del pezzo che esplode sul finale con il bpm che raddoppia per lasciare spazio alla voce di Vhelade che lascia davvero con un buon sapore in bocca.
Attraverso un ascolto attento si coglie anche qualche pennellata di flicorno, in sottofondo, che dona quel fiocco di raffinatezza all'insieme.
La linea di cantato mette in luce quelle che sono le caratteristiche dell'interprete che si colloca parecchio in alto in una classifica di questo progetto.
Da gustare in pieno relax con cuffie di qualità per cogliere ogni sfacettatura di questa gemma musicale!
La storia
Oro Nero è un brano che si fa scoprire lentamente.
Si rivela in punta di piedi, silenzioso, a tratti sospeso, per poi esplodere in un climax ascendente.
Oro Nero è un brano aperto, in cui ognuno può vederci quello che vuole.
Lascia liberi di cercare (e forse anche trovare) un significato intimo, inespresso e personale.
C’è chi ci vedrà una storia d’amore fatta di estraneità, incomprensioni e dolore, chi invece scorgerà la firma autobiografica della cantante, oppure chi semplicemente non cercherà alcun significato, ma troverà le risposte tra i chiaroscuri della melodia, sapientemente orchestrata.
Di qualunque cosa si tratti, la connessione con Battisti sorge spontanea.
La folgorazione è avvenuta durante un viaggio, scandito dalle note di Lucio.
Dopo aver ascoltato “Confusione”, Vhelade ha deciso che il titolo del suo secondo brano sarebbe stato proprio Oro Nero, lasciando la connessione con il petrolio a Battisti.
Per Vhelade è un brano che parla di affermazione dell’essere, di rivendicazione dell’Io e della forza di non cedere mai a compromessi.
Del bello che c’è in ognuno di noi, anche se spesso è nascosto tra le pieghe della vita vissuta, fatta anche di dolori e fallimenti.