Un ragazzo guarda l'orizzonte in un pomeriggio autunnale ed il vento, che inizia ad essere gelido, gli scompiglia i capelli... lo sguardo scorre lontano, ma lui sa qual'è la giusta strada che dovrà intraprendere...
Un'atmosfera ariosa e piena di energia per questo singolo della band di Riva del Garda.
Un pezzo che prelude l'arrivo di un nuovo album dal taglio internazionale e, senza dubbio, molto ambizioso.
Una chitarra elettrica accompagna, con i suoi rif, tutta la traccia arricchendone l'insieme, mentre tappeti di sinth danno corpo alla linea melodica.
La linea di canto è effettata al punto giusto dando quell'idea di profondità per cui non ci si può esimere dal pensare ad un lungo viaggio regalando alla fantasia amplissimi margini di immaginazione.
Di gran gusto il drumming, curatissimo anche se non esplosivo, dove un'iintro abbastanza tipico lascia spazio ad un gioco tra cassa e tocchi di tom sostenuti da piatti e charlie sempre molto brillanti.
Nel ritornello esplode il dialogo tra cassa e rullante costringendo chi ascolta a non stare fermo, scaricando adrenalina a mille!
Un pezzo di grandissima classse, nel suo genere, che non lascia indifferenti!
Si consiglia l'ascolto con cuffie di qualità a volumi sostenuti!
La storia
Good Road to Follow, (la buona strada da seguire) il nuovo singolo e video dei The Bankrobber. La band di Riva del Garda, che nonostante la giovane età di strada ne ha già fatta parecchia, disseminando il proprio percorso artistico con singoli, ep e un album, "Gazza Ladra" uscito lo scorso anno. "Good Road to Follow è il primo pilastro nella costruzione del nuovo album, un brano dal respiro internazionale, forti melodie, arrangiamenti electro con ritmiche squadrate e un riff di chitarra penetrante. La forma canzone ben presente, i Bankrobber scrivono canzoni in modo semplice e diretto, manipolando la materia musica a loro immagine e somiglianza. Seguiteli sulla buona strada, le immagini del video vi accompagneranno! “Non è abbastanza fare dei passi che un giorno condurranno alla meta. Ogni passo deve essere lui stesso una meta, nel momento in cui ci porta avanti” (Goethe)
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