Un paesaggio che si allarga su di una vallata, un falco plana verso il sole al tramonto ed il suo sguardo acuto si fissa sulla preda a terra....
Inizia la picchiata per rinnovare quello che è il ciclo della vita!
Un singolo dai connotati sicuramente psichedelici, a livello di contenuti, ma con una densità di colori e di emozioni davvero di grandissimo livello!
Una linea melodica sostenuta da una semplice ritmica di chitarra acustica che da quel tono di gran classe ad un insieme apparentemente semplice, ma pieno di tecnica e calore.
Davvero di gran gusto gli intermezzi di elettrica, conditi da un flanger splendido che ritroviamo anche nei cori di Didier il quale ci regala brividi veri e propri con il calore della sua voce.
La facilità di canto che viene esperessa in questa traccia è palese rendendo necessario un ascolto prolungato e reiterato del singolo stesso visto che non ci si può esimere dal perdersi in questi minuti di grandissima classe!
Da gustare in cuffia con volume sostenuto!
La storia
Prodotto, mixato e registrato da Neda nello studio della MeatBeat Records, PRIMO TEMPO è un album che contiene nove canzoni (otto tracce e un extended dell’ultima traccia La more). I brani sono composti principalmente attraverso l'utilizzo di loopstation in una performance in cui la voce è protagonista al centro di un ambiente sonoro minimale. Le sonorità a volte ricordano il trip pop, la musica elettronica e le ballad acustiche, ma la vocalità si ispira indubbiamente alla musica soul.
Nei testi DIDIE si è lasciato ispirare dalle parole dei libri con cui si è scontrato in questi anni di spettacoli teatrali. Sono suggestioni prese dal Piccolo principe di Antoine de Saint-Exupery, Le città invisibili di Calvino, Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati, l'Antigone di Sofocle, Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Il Macbeth di Shakespeare e successivamente messe in canzone
«Primo Tempo è un album che nasce sulle assi di legno del palco di un teatro. Durante prove infinite, notti in piedi, e la scrittura di tre spettacoli teatrali, in un arco di quattro anni, nasce finalmente il primo album che mi rappresenta completamente. Erano anni ormai che non incidevo più un mio disco. Credevo di dovermi dividere tra le mie due grandi passioni: la musica da una parte e il teatro dall'altra e non sapevo scegliere. Poi l'idea, il dubbio, forse musica e teatro possono incontrarsi, forse non mi devo più dividere!»