Patrizia Cirulli

Biografia: 

Patrizia Cirulli, cantautrice milanese dalla voce “insolita e straordinaria” come l'ha definita un giorno Lucio Dalla, si muove nel campo della musica leggera e della musica d'autore con una modalità aristica e creativa che ama giocare fra profondità e leggerezza.

Finalista al Premio Tenco 2013 nella sezione “interpreti” con il disco “Qualcosa che vale”, rilettura in chiave acustica dell'album “E già” di Lucio Battisti.

“Qualcosa che vale” è un album acustico, dove ogni brano è cantato da Patrizia e interpretato alla chitarra da un chitarrista diverso. Questi gli artisti che hanno suonato nel disco:

  • Fausto Mesolella
  • Mario Venuti
  • Pacifico
  • Luigi Schiavone
  • Fabrizio Consoli
  • Paolo Bonfanti
  • Carlo Marrale/Simone Chivilò
  • Giorgio Mastrocola
  • Giuseppe Scarpato
  • Carlo De Bei
  • Andrea Zuppini/Massimo Germini
  • Walter Lupi

Un lavoro suggestivo, che ha visto Patrizia presentarlo in varie occasioni insieme a Fausto Mesolella, Davide Ferrario e ad altri dei musicisti sopra citati, tra cui Palazzina Liberty e Salumeria della musica a Milano e all'Auditorium Parco della Musica a Roma.

L'interesse dei principali siti web, della stampa (Repubblica, Corriere), delle radio (Rai Radio 2, Sat 2000, Rai Isoradio, Rai Radio 1), delle televisioni (Rai Uno, TG2,), non si sono fatti attendere per una rilettura di un album così particolare che ha colpito subito per la forza evocativa che suscita la voce di Patrizia e per l’assoluta sorpresa di ascoltare brani editi di Lucio Battisti rimasti nell’ombra per troppi anni.

Patrizia vince due volte il Premio Lunezia, nel 2010 e nel 2013 nella categoria “Musicare i Poeti”.

Partecipa ai principali festival di musica d'autore italiani ed internazionali (Premio Bindi, Bianca D'Aponte, Botteghe D'Autore, Premio Donida, Muenchen Festival, Premio Poggio Bustone, L'artista che non c'era e molti altri) vincendo premi della critica, premi per il miglior testo e per la miglior composizione musicale.

Come interprete, si esibisce in un prezioso duetto insieme a Pino Mango in una trasmissione su Rai Due e pubblica un brano prodotto da Mario Lavezzi in una compilation musicale.

Collabora con Angelo Carrara, storico produttore discografico di molti stimati e amati artisti.
Firma con lui un contratto discografico ed editoriale da cui nascono due pubblicazioni su etichetta Targetmusic e distribuiti dalla Sony, prodotti artisticamente da Pino Pischetola e Roberto Baldi, Walter Tesoriere e Filippo Bentivoglio.

Il primo singolo “Un viaggio in macchina” viene trasmesso da varie radio tra cui Radio Montecarlo ed è “disco della settimana” su Radio 105.

Un suo brano è stato inserito nel cofanetto multimediale “Io e l'altro”, prodotto e distribuito dall'associazione Fonopoli, con la supervisione artistica di Renato Zero.

È stata ospite del festival ‘Parola Cantata 2011’ diretto da Mauro Ermanno Giovanardi a Brugherio (MI), presentando Forse il cuore (poesia di Quasimodo da lei musicata), accompagnata sul palco da Lele Battista. Un mondo, quello della poesia, dove Patrizia trova riscontri per quella sua capacità di musicare le “parole” come pochi altri. Vince infatti ‘Suona la poesia 2011’, contest indetto dal prestigioso Festival Internazionale di Poesia di Genova e dal MEI, tenutosi al Supersound di Faenza.

Verrà pubblicato nel mese di Settembre il nuovo disco di Patrizia Cirulli dal titolo “Mille Baci”.
Patrizia è interprete, compositrice e produttrice del disco. La distribuzione sarà curata da Egeamusic.
Gli arrangiamenti sono curati come di consueto da Lele Battista, musicista raffinato e sensibile, capace di sentire e vestire con grande cura le composizioni e il mondo musicale di Patrizia.
I testi sono firmati da grandi autori, fra cui Garcia Lorca, Frida Kahlo, Catullo, Eduardo De Filippo, Oscar Wilde e molti altri.

Il primo singolo estratto dall'album si chiama “Deseo”, con testo di Garcia Lorca, ed è cantato insieme a Sergio Muniz, attore e cantante spagnolo.
Il relativo video è stato realizzato a Cavi di Lavagna con la regia di Lorenzo Vignolo.