Il mondo che lo circonda non è il suo, la gente lo guarda di sottecchi e lo fa sentire troppo diverso...
L'unica persona che lo capisce è lo sciamano bianco, una persona che va al di là di tutto e lo sta aiutando a tornare se stesso in una società che lo allontana ogni giorno...
Intenso, scanzonato e con un'atmosfera particolarissima...
Lo sciamano bianco rappresenta l'ennesima tappa di un viaggio musicale di grande profondità con contenuti artistici di grandissimo spessore!
Il cantautorato di qualità è sempre in evoluzione e crescita, la qualità e le idee riescono sempre a regalare emozioni!
Il filo conduttore dell'arrangiamento è rappresentato da un arpeggio di chitarra acustica che sostiene melodicamente tutta la canzone mentre, dopo la prima battuta, anche un'elettrica, un po' in sottofondo, arricchisce l'assieme.
dopo la prima strofa, praticamente solo chitarra e voce, ecco entrare in gioco un drumming tra lo spagnoleggiante ed il tribale ricchissimo e di grande impatto grazie anche ad un giro di basso raffinatissimo che riprende splendidamente il giro melodico della chitarra acustica.
L'assieme è arricchito da un giro di tromba solarissimo pensato per far muovere il cuore a chi ascolta e resta protagonista praticamente fino alla fine.
Sempre coinvolgente la performance di Alessandro, menestrello e poeta dei giorni nostri, che ha la capacità di raccontare le sue storie con un fare apparentemente un po' scanzonato, ma con contenuti ed atmosfere uniche nel suo genere!
Da gustare in cuffia senza soluzione di continuità per godere di un mood carico di dettagli unici!
La storia
Il video, con i disegni e l’animazione di Biro, è il racconto di una storia vera, privata e universale, dolorosa ma vitale. Un giovane rifugiato maliano è prigioniero del suo disagio mentale. Visoni e rimorsi lo tormentano. Dentro ferite antiche. Fuori gli “occhi di brace” di un mondo che lo vede straniero. Poi l’incontro con un giovane psicologo italiano. Uno "sciamano bianco" che accoglie, comprende e cura, prima d'andarsene, colpito da un male imprevisto. «Quando si prova a ricordare pubblicamente una persona cara, si viene travolti dal dubbio - racconta Alessandro Sipolo - Si teme che l'emozione più autentica venga tradita, mercificata. Diventi parte dello spettacolo. In me però è prevalsa la voglia di far camminare la storia del mio amico Rallo, cooperante, psicologo, viaggiatore, rugbista. Di cantarla perché non sia dimenticata. I disegni e l'animazione del video sono opera del magnifico Biro, che ringrazio di cuore». Erede della preziosa storia cantautorale italiana, Alessandro Sipolo sta in perfetto equilibrio tra canzone d’autore e world music. Ritmi ossessivi si alternano a ballate eteree ed enigmatiche, tracciando un percorso ricco di riferimenti letterari e filosofici, senza perdere la voglia di far sorridere e ballare. Testi profondi, quelli di Sipolo, dove il privato si mischia al politico, il locale al globale. Nel rapporto tra uomo e realtà, come in ogni relazione profonda, speranza e frustrazione, poesia e disillusione, amore e rifiuto, si alimentano e si respingono, inseguendo una stabilità impossibile. Dalle distese giacciate dell’Alaska alle città invisibili scovate dentro le metropoli occidentali, dalle tragedie dimenticate dei tirailleurs senegalesi alla fatica di Sisifo, felicemente arreso alla propria libertà, “Un altro equilibrio” è una camminata sul filo, con vista sui panorami di un’umanità inquieta e vitale. Leggi la storia di Alessandro!Artista:
Alessandro Sipolo
Genere:
indie