I ricordi si affastellano nella sua mente, riportano in superfice emozioni che vengono da lontano e che, piaccia oppure no, fanno anche insorgere un pizzico di malinconia...
Intenso, onirico quanto basta e dal mood davvero coinvolgente!
La cattedrale di Notre Dame è il nuovo singolo per Giovanni Carbone, alias Comecarbone, che ci fa conoscere un progetto davvero di gran gusto e con contenuti di livello veramente eccelso!
Unire groove ed immagini raccontate divinamente non può che far arrivare emozioni a chi ascolta!
Sicuramente il perno attorno al quale gira il pezzo è rappresentato da un drumming molto elegante e coinvolgente dove una cassa prima dritta in 4, nelle strofe, poi più martellante nei ritornelli, ed un gioco di tom, un po' in stile "Ligabue", molto potente, dettano il timing durante tutto l'incedere del pezzo senza dimenticare, però, la delicatezza del cerchio utilizzata soprattutto nelle battute iniziali.
Il basso preciso e molto presente sul battere regala la giusta profondità all'arrangiamento con tappeti di synth pensati per riempire e colorare l'atmosfera...
Nella prima parte della canzone si nota la prevalenza di una chitarra acustica molto brillante che apre il sound mentre nella seconda il graffio dell'elettrica, rigorosamente distorta, aggiunge un retrogusto di british rock aggiungendo una splendida energia al mood!
Giovanni si dimostra anche performer di livello restando splendidamente dentro al pezzo con una voce calda ed al contempo potente e trasmette a chi ascolta una serie di immagini che restano impresse durante tutto l'incedere della canzone stessa!
Da gustare con cuffie di qualità per non perdere la minima sfumatura di un assieme davvero di spessore notevolissimo!
La storia
Dopo l’uscita del singolo “Prima di perdersi”, e ad anticipare la pubblicazione dell’album “Brucia”, esce “La cattedrale di Notre Dame”, il nuovo brano di comecarbone, nuovo progetto artistico/musicale di Giovanni Carbone.
«Scritta nel bel mezzo del disastro accaduto a Notre Dame, è un dialogo tra le nuvole con un amico perduto, una scena di vita passata, un frammento che ancora brucia tra le ceneri del presente, che è come un disco che continua a girare e sul quale puoi solo decidere di prendere il tempo».
“La cattedrale di Notre Dame” si presenta come un brano elettronico dalle tinte pop-rock vicino a quello che è lo stile dei Baustelle.
«Musicalmente potremmo definirla baustelliana, per il suo incedere elettropop che prova a farti ballare, in mezzo a una nuvola di fumo».
“La cattedrale di Notre Dame” è stata arrangiata in collaborazione con Mico Argirò, il quale ha suonato anche le tastiere, e Giuseppe Foresta (Lanavetro) alle chitarre e ai cori; a chiudere la formazione, Pierfrancesco Vairo alla batteria.
Al brano si accompagna un videoclip girato all’interno del No Name Disco Bar di Agropoli (SA) da Andrea Sorrentino (Andreew), pensato e realizzato in un periodo in cui la musica dal vivo era totalmente ferma e non era possibile organizzare serate live come quella narrata. All’interno del video compaiono i due musicisti Luigi Falcione e Pierfrancesco Vairo, oltre a Nicolò Di Luccio e Antonio Nigro nelle vesti dei due clienti del bar, e lo stesso Giovanni Carbone, che interpreta il proprietario del live club.
«Il videoclip rappresenta lo svolgimento di una serata di musica live all’interno di un locale. Due amici si ritrovano per bere e aggiornarsi sulle proprie vite e assistere al concerto della band, che nei suoi passaggi rappresenta la metafora di un’esistenza vissuta in un fiato. Uno degli intenti era quello di riportare la musica al centro della vita sociale delle persone».
Come anticipato in precedenza, “La cattedrale di Notre Dame” anticipa l’uscita del primo album da solista di comecarbone, lavoro in bilico fra il rock e la canzone d’autore ma, al contempo, variegato nei generi, summa delle esperienze di comecarbone, anche grazie alla collaborazione con musicisti e arrangiatori provenienti da esperienze diverse tra loro, quali i già citati Mico Argirò e Peppe Foresta insieme a Luciano Tarullo.