Una spiaggia bianca, all'orrizzonte un temporale in arrivo, il vento scuote le palme e l'aria di mare sferza il viso...
Atmosfere reggae sicuramente, ma con quella graffiante vena rock che rende Jimmy qualcosa di davvero particolare!
Un dialogo continuo tra batteria e chitarra, un incedere deciso a 1000 chilometri allora, ma con un gusto inequivocabile che mette in evidenza un oceano di tecnica e di groove!
Questo singolo, dalle sonorità particolari coinvolge fino all'ultima nota ed il drumming di altissimo livello garantisce quel certo non so chè di esagerato che non può lasciare indifferenti.
Stacchi e ripartenze, rif che graffiano l'anima ed un finale condito da un solo di batteria ed uno di elettrica da far saltare sulla poltrona!
Splendido mix di energia e tecnica... assemblato per i palati fini e per casse dalla potenza pronta ad essere sfruttata... su con i decibel, parola di TalentOne!
Il disco
Divora musica fin da piccolo, grazie ai suoi genitori appassionati di
musica. Il fratello, più grande di lui di 6 anni, secondo Riccardo un
genio, in caldaia, proprio sotto la stanza di Riccardo, con la sua
batteria, lo inonda con il suo tribalismo e la sua batteria. Inizia a
imbracciare una chitarra. Poi la prima band (1995 "Theblacklies), poi
con il fratello il progetto “RP”… Poi il buio, l’India, e ancora il
ritorno in Italia, avere un figlio… E ancora la musica… L’incontro con
Leandro Bartorelli, batterista del progetto ZIO B (Alessandro
Benvenuti). Con Leandro fu subito amore! Leandro, allievo di Tullio de
Piscopo, inizia la sua carriera intorno agli anni 90 partecipando come
concorrente alla trasmissione "Bravo Bravissimo". Da lì in poi è tutta
musica...
Mesi prima conobbi, tra concerti locali e prove, Matteo de
Lucia (bassista). Con loro prende forma "Il cranio d'oro", lavoro
autoprodotto...
Musiche e testi scritti da Riccardo. Alcuni brani scritti anche 10 anni
prima, in attesa del momento giusto per poterli pubblicare. Leandro e
Matteo danno la spinta giusta per affrontare questo lavoro, si
appassionano quanto Riccardo al progetto, regalandogli tutta la loro
forza e la loro esperienza.
Nessuna filosofia particolare per questo album, che è dedicato a Maria
Giuseppa Zezza, nonna materna di Riccardo, dalla quale ha appreso, nel
tempo, quello che potrebbe essere il messaggio di questo lavoro.
“C'è solo la voglia di stare vicino a quelle persone che vivono la vita
realmente ogni giorno,sulla strada, lavorando e andando avanti, motivate
dall'amore per il prossimo, per il mondo, per la vita stessa. Ognuno di
noi è qui grazie alla fusione dell'amore di qualcun altro, questo ci
dovrebbe bastare, nessuna religione, nessuna politica, soldi,potere.
Solo quello che siamo e per quanto lo saremo.
- Riccardo Zezza Pardini: voci e chitarre
- Leandro Bartorelli: Batteria
- Matteo de Lucia: Basso