Un ragazzino corre nel bosco, i rami bassi lo schiaffeggiano, ma la paura è dipinta nei suoi occhi e l'importante è fuggire da colui che lo insegue...
Bisognerebbe poter volare via...
Un atmosfera quasi celtica ed un po' psichedelica anima questo singolo dei romani Lateral Blast che, con grandissima classe, hanno creato un prodotto che unisce patos e grandissima tecnica.
Un drumming di altissimo livello, pur non risultando preponderante, viene farcito da un basso morbido e profondo e scandisce, come un battito cardiaco tutta la linea del pezzo.
una splendida chitarra acustica fa da tappeto, con grande eleganza, a tutta la canzone mentre i dialoghi tra elettrica semidistorta e flauto traverso danno un tocco di grandissima classe.
Spettacolare l'assolo di sinth analogico sul finale che ricorda il progressive dei Jethro Tull regalando attimi emotivamente molto intensi.
Di grande impatto la linea di cantato con un testo tutt'altro che banale e ben condito da controcanti ed effetti "left/right" assolutamente godibili.
Da ascoltare con diffusori o cuffie di altissima qualità per godere della qualità dell'arrangiamento!
La storia
"Io voglio volare" è il primo singolo estratto da "La luna nel pozzo" dei Lateteral Blast. E' la storia di un bambino dall'audace fantasia e creatività, che da sempre immagina di poter volare. Il Re Aquila, deriso e beffeggiato per la sua diversità, deluso da un amore impossibile e vittima di un padre violento. La forza di volontà e l'immaginazione gli permetteranno, col passare degli anni, di sorridere alla vita e spiccare il volo. Sentita e significativa la partecipazione del protagonista che da voce all'ultimo verso della canzone.