In una cucina di un appartamento popolare la televisione rimanda immagini di politici incravattati che parlano di nulla, i loro discorsi sono fini a se stessi ed, addirittura, sgrammaticati...
Nei loro occhi si nota l'arroganza di chi sa di non valere...
Dissacrante, ironico e maledettamente reale!
Il singolo di apertura per il nuovo concept album di questa formazione torinese colpisce a fondo uno status di cose che è sotto gli occhi di tutti:
corruzione, malafede, disonestà vengono illustrate attraverso un'atmosfera cinica e densa di un'ironia che lascia poco spazio ai dubbi!
Un pezzo vero e, soprattutto, suonato da cima a fondo!
Una splendida chitarra acustica, suonata a mille all'ora, è la spina dorsale di tutto il pezzo che si sviluppa attraverso il racconto di 3 situazioni limite.
Una linea ritmica sempre tirata sostiene l'insieme, tra batteria e basso acustico, con il violino a ricamare, molto discretamente, i ritornelli.
Atmosfera decisamente acustica per un insieme di tecnica, capacità di esecuzione e crudo realismo!
Ascoltare, preferibilmente in cuffia, per credere!
La storia
“Questo nuovo lavoro – afferma la band - ci prende per mano e ci fa entrare all'interno di un bel palazzo costruito in riva ad uno splendido mare. Basta avvicinarsi, però, per notare fragilità, crepe e difetti di costruzione. Il palazzo non è quello che sembra, cambia forma con il progredire delle canzoni e con l'esplorazione dell'umanità che lo abita, passando da condominio a palazzo del potere, per arrivare persino a fogna e bordello”.