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Biografia:
Quando hai una passione nel sangue, il rock nel DNA, sogni ambiziosi e mete lontane, ma sei nato "in provincia" negli anni '60, ti puoi sentire in trappola e maledire le nebbie padane "sognando la California", crogiolandoti nell'insoddisfazione per non essere "nel posto giusto, al momento giusto"... Oppure, ti puoi dare da fare ed essere orgoglioso e fiero di essere nato a Legnano e vivere la tua città come se fosse la Londra dei tuoi idoli, facendo Rock, quello vero, "duro e puro", esportandolo poi in tutto il mondo. Giuseppe Calini nasce nel 1966, il 5 Aprile, studia e si diploma in Perito industriale ma fin da piccolo suona e suona e suona.
Giuseppe fin da giovanissimo ha cominciato a comporre canzoni originali, soprattutto con la fedelissima Fender Telecaster verde, seguendo le orme dei suoi musicisti preferiti: gli Status Quo ma sono innumerevoli le band che sono entrate nel suo cuore, passando, a tutto volume, direttamente dai vinili degli anni 70, dagli Uriah Heep,ai Blackfoot, dagli Sweet, Free, Ambrosia, ai Nazareth….. Musicista completo, Giuseppe Calini canta, suona chitarra, basso, pianoforte e batteria, riuscendo a comunicare, quindi, alla perfezione anche con tutti gli strumentisti che negli anni hanno collaborato alla sua feconda produzione discografica. Alcune tematiche gli sono particolarmente care e possiamo rintracciare dei veri e propri "fil rouge" nei suoi testi, fin dal disco d'esordio, "Spirito Libero", uscito nel 1986: su tutti, oltre al rock'n'roll declinato in tutte le sue sfumature, (sia con le note, che con le parole), la grande passione per i nativi americani e per la loro cultura. Sono proprio gli "indiani" i "loro che avevano ragione" e che hanno ispirato anche l'ultimo disco; ma c'e' anche il Natale, la festa per eccellenza da trascorrere in famiglia e, alla sua, Giuseppe e' davvero legatissimo! Le favole, soprattutto quella di Peter Pan. I musicisti sono sempre giovani, i rocker ancora di più. E poi, Legnano: la città ricorre in molti riferimenti, ma soprattutto e' protagonista di ben due brani, uno nel primo LP ("Legnano d'inverno") e l'altro nell'ultimo ("Rock nella mia città").