Una discoteca all'aperto, lei si aggira per il locale, una rosa rossa tatuata sulla spalla si intravede attraverso il top di pelle... i suoi movimenti sono sinuosi, affascinanti e molto provocanti....
Due occhi neri la osservano attentamente studiandone i movimenti, l'aspetterà all'uscita, ma lei non lo sa ancora....
Sound avvolgente, suoni delicati e, allo stesso tempo, inquietanti.
Con questo singolo i Mammooth ci raccontano una storia sì particolare, ma allo stesso tempo venata di dolcezza e malinconia.
Il bit del drumming ricorda il battito di un cuore in attesa, la scelta dei suoni è curatissima ed il violino che accompagna tutti gli incisi del pezzo risulta una vera sciccheria melodica in un quadro generale davvero di gran gusto!
La linea di cantato risulta caldissima, coinvolgente e trattata con effetti non esacerbati, ma di gusto ineccepibile!
Si consiglia un ascolto in cuffia per poter godere dell'atmosfera dell'insieme!
la storia
Un mondo aldilà dello specchio, l’equilibrio tra momenti estatici e assalti sonori
L'immagine capovolta di un affresco sonoro potente e coinvolgente
Prodotto da MArteLabel e in uscita il prossimo 14 maggio, "EAT ME, DRINK ME" è la nuova luminosa anima dei Mammooth. A cinque anni dall'esordio di “Back in Gum Palace”, la band torna con un lavoro sulla lunga distanza ricco di suggestioni pop, soul e blues declinate su un impianto IDM. Un cambio di rotta inaspettato. L'electro-rock degli esordi lascia spazio ad una forma ancora più contaminata, fascinosamente post-moderna, in cui i beats della house e della techno fanno da impalcatura a songs inconsuete, in equilibrio tra digressioni cinematico/psichedeliche e visioni dark, romanticismo e tentazioni slow disco.
Accanto agli storici Riccardo Bertini e Fabio Sabatini si innesta la percussionista Cristina Carlini in fase di composizione cambiando gli equilibri del sound massimalista dei Mammooth: un tocco di semplicità puramente femminile che, anche nei testi, fa sentire il suo sapore agro-dolce. Le lyrics ancora una volta testimonianza di un mondo intimo e surreale, doloroso e inquieto. L'irrequietezza come centro di propulsione della vita, in cui la ricerca della bellezza rimane l'unico modo per restare vivi...
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