Riguardare quelle foto lo riporta alla sua infanzia, ai pranzi a casa di sua nonna ed alle discussioni bonarie con quella donna che sembrava non fermarsi mai e, con un po' di groppo in gola, la nostalgia di quei tempi si fa sentire...
Delicato, introspettivo e carico di emozioni molto intime...
Fenomenica è il nuovo singolo di un Francesco Savini che ci racconta le sue emozioni ed i suoi ricordi legati ad una figura importante come la nonna e lo fa attraverso una canzone dalle tonalità brillantissime e dalla ricerca musicale davvero gustosa!
Avere nelle parole la capacità di trasformare pensieri in poesia è una dote che non tutti hanno!
La brillantezza delle chitarre acustiche caratterizza splendidamente il pezzo fino al primo ritornello alternando una bella ritmica centrata nello spettro sonoro ad un'altra apertissima sul left e sul right donando grande pienezza all'assieme che viene ulteriormente rinforzato da arpeggi di elettrica discreti ed al contempo gustosi.
Tappeti di tastiere, con qualche tocco di piano elettrico colorano il mood a tinte pastello con la linea ritmica che entra, quasi prepotentemente, dal primo ritornello in poi con un bel drumming, dove la cassa rotonda e molto morbida si accoppia ad un rullante definito con il charlie in 8, ed uno splendido giro di basso che diventa protagonista grazie ad un gusto incredibile nel fraseggio che non può lasciare indifferenti gli amanti della bella musica.
Francesco si dimostra songwriter di razza ed interprete sopraffino e riesce ad entrare dritto nel cuore di chi ascolta regalando i suoi ricordi e trasformandoli in immagini vividissime!
Da gustare a volumi importanti con cuffie di qualità!
La storia
Dopo l’uscita del suo ultimo singolo Gatto di Schrödinger, entrato subito nelle playlist Scuola Indie di Spotify e Super Indie di Apple Music, Francesco Savini torna con un nuovo brano intitolato Fenomenica, che concettualmente e a livello di sound fa quasi da contraltare al precedente singolo. Se quello era un pezzo power pop molto accattivante, qui Francesco smorza i toni e ci presenta una traccia decisamente più intima e raccolta, soprattutto per le tematiche trattate.
“questa canzone è nata per un’esigenza, l’ho scritta per me, forse perché non ho mai metabolizzato a pieno la scomparsa di una persona a cui volevo molto bene, mia nonna, che è stata da sempre una seconda mamma per me”, racconta Francesco.
Nel testo, Francesco ripercorre tutti i ricordi che lo legano a lei, dai lunghi pranzi ai soldi che lei “stendeva” (per citare un po’ di abruzzese di cui la nonna era portavoce assoluta) per le caramelle, che poi divennero le “ricariche al telefonino”. “Scrivendo mi sono reso conto di aver detto troppi pochi ‘ti voglio bene’, forse per vergogna, forse perché è così che fanno le persone adulte o forse perché era una cosa che davo per scontato attraverso i gesti che facevo. Non c’è una risposta giusta a questa domanda. Però di una cosa sono certo: ora sono adulto e ‘ti voglio bene’.”
Credits
- Produzione artistica, voce, chitarra, tastiere, musica e testi: Francesco Savini
- Chitarra: Daniel Zanaboni
- Basso: Luigi Cerbone
- Batteria: Luca Sernesi
- Brano registrato e mixato da: Antonio Polidoro (Blapstudio, Milano)
- Mastering: Claudio Giussani (Energy Mastering, Milano)
- Foto: Francesco Perez