La banchina di un binario in stazione, lui sta aspettando il treno con la valigia tra i piedi, lo sguardo fugge lungo quei binari che lo porteranno via da lì verso un futuro incerto, ma sempre meglio di un presente senza speranza...
Un Funky lento, ma violento, è il nuovo singolo dei Therivati, che vede la collaborazione di Clementino, e che racconta una storia vecchia come il mondo, ma che sta ritornando dannatamente attuale in questo secolo pieno di controsensi.
Emigrante racconta la storia di chi deve prendere armi e bagagli per cercar fortuna lontano da casa...
Una linea ritmica che parte in maniera molto soft, ma che evolve in un finale di grande potenza esplosiva viene sostenuta da un basso morbidissimo e di classe incredibile.
Una serie di rif di chitarra elettrica con quel filo di flanger che non guasta, accompagna in sottofondo, tutta la canzone, ma è lo splendido sax di Saverio Giuliano a colpire per la sua voce che riporta alla mente un James Senese d'annata!
Un insieme dal groove incredibile che va a regalare un finale dal crescendo quasi rossiniano che invoglia i buongustai a ripartire dall'inizio!
Si consiglia un ascolto con impianto di qualità!
La storia
Black From Italy è il secondo disco ufficiale della band napulegna TheRivati, il progetto musicale del frontman Paolo Maccaro che fonde il blues e i suoi "derivati" con la musica italiana e le influenze della tradizione napoletana, nel solco delle sonorità del grande e indimenticato Pino Daniele, tra le prinicpali fonti di ispirazione del gruppo partenopeo. La produzione esecutiva dell’album è firmata dal rapper Clementino, presente come featuring nella traccia “Emigrante”, nonché fratello del cantante dei TheRivati.
Il disco è stato anticipato dal singolo “Black Woman pt.1&2” con relativo video (explicit) che vede la partecipazione della supermodella e attrice, la sensualissima Mariana Rodriguez.
Con questo nuovo lavoro di 10 tracce - una cooproduzione dell’ etichetta discografica napoletana Jesce Sole e della stessa band - i TheRivati continuano il loro personalissimo percorso musicale verso la ricerca del proprio suono, attingendo dal vasto modo della cultura afroamericana e fondendola con le sonorità tipiche della tradizione italiana, e napoletana in particolare. Il risultato avvicina il gruppo, più di qualunque altra formazione contemporanea, al genere “Neapolitan power”, cui pionieri furono, a partire dagli anni ’70, grandi band partenopee come, per citane alcuni: i Napoli Centrale, Pino Daniele, Enzo Avitabile.
Il concept della commistione tra musica afroamericana e italiana si rivolge all’Italia già dal titolo, “Black from Italy”, con il duplice significato di nero, nel senso di “sporco che viene dall’Italia” e quello prettamente musicale di una delle poche band di black music nel panorama Italiano.
Pezzi come “Italy”, “Emigrante” (con la collaborazione di Clementino e Dario Sansone dei Foja) e “Addore”, dipingono il Bel Paese come una nazione fatta da individui che pensano a farsi la guerra tra loro invece di unire le forze per far funzionare il paese; come una terra che non lascia opportunità per la realizzazione personale, se non quella di emigrare. In “Posteggia” (termine nuovo e diventato di uso comune tra i giovani napoletani) si esalta l’arte dell’acchiappanza, tipico atteggiamento dell’italiano medio.
Nel disco sono presenti anche brani come “Cassio’s blues”, dove si parla di un amore finito: “Black woman”, dove si esalta la figura femminile. “Hallelujah hallelujah!” in cui si mischia il sacro e il profano come vuole la tradizione afroamericana del soul. E ancora, “Mr.Johnson” è un omaggio alla leggenda di Robert Johnson, il bluesman che vendette l’anima al diavolo per imparare il blues e lasciare una traccia nella Storia. Fu il primo artista a morire a 27 anni; “Comm è difficile” è invece l’unico pezzo ad uscire dal concept black: è una ballata che parla d’amore.
Nella copertina è raffigurata una prostituta che simboleggia l’Italia (che va a puttane). La foto è di Carmine Guerriero, la modella è Romina Giamminelli, la post-produzione di Gradoner.