Il vento spazza le dune all'alba, due occhi neri come la notte esplorano l'orizzonte mentre dai minareti lontani si alza il richiamo alla preghiera...
Un disco profondo, pieno di colori ed emozioni, sicuramente non easy listening, ma di grande impatto emotivo...
Desert rappresenta ciò che Felice Del Gaudio vuole raccontare attraverso le note del suo strumento, il contrabbasso...
Un disco non banale da recensire ne semplice da raccontare...
Le note si rincorrono come il vento, all'interno di un contenitore musicale che non può esser inquadrato banalmente in un genere specifico.
Il cuore di tutto resta, inevitabilmente, il contrabbasso di Felice il quale disegna arabeschi musicali che si possono immaginare come ricami su di un prezioso tappeto siriano...
Colori pastello, in alcuni punti, più cupo e vicino alla notte stellata del deserto in altri...
Un lavoro che racchiude in 10 tracce tutta l'essenza di un artista mai banale e sempre pronto a regalare emozioni vere che arrivano da un cuore pieno di soul...
Da gustare in cuffia con un buon drink a portata di mano!
La storia
"Le dune le disegna il vento, qualcosa le ha fermate e incide rughe sulla pietra fragile. C'e' il silenzio che doveva avere il mondo prima del mondo: il foglio bianco assoluto, la condizione prenatale del suono, il deserto. Il vento attraversa i calanchi e s'accorda. Arriva il Mediterraneo, questo mare cosi vicino che ha il colore di cielo capovolto: carico di odori, di genti che lo hanno attraversato, di foglie di alberi mai visti, di venti mai fischiati prima.” (Giò Rossi)
"Questo lavoro nasce dalla forte esigenza di dare una seconda vita ad alcuni brani gia' pubblicati in precedenti miei lavori. Ho voluto dare ad essi nuova linfa vitale. Il cd Desert contiene 10 tracce dedicate al contrabbasso, di cui 9 tratte dai miei lavori discografici: Asylum, Home, La via lattea; vi e' poi un nuovo brano composto ad hoc dal titolo: Wadi rum. Ripercorro un tragitto che vede il contrabbasso strumento unico e fondamentale attraverso le molteplici sonorita' che esso sa offrire: arco, pizzicato, echi, reverberi, loop, percussioni. Un mondo poetico che mi rappresenta, con il quale faccio i conti tutti i giorni, e cosi dare il mio contributo al meraviglioso universo della musica e delle 4 corde. Vedo il risultato di questo lavoro come una sorta di viaggio immaginario attraverso luoghi ed atmosfere accumunati da un sentimento che stimola la mia mai sopita voglia di cercare e trasformare in musica visioni e sensazioni”.
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