Una caserma di fanteria, le reclute sudano sotto il sole mentre l'ufficiale addestratore impartisce le istruzioni per il loro addestramento mentre alcune ragazze osservano attraverso le maglie della rete di recinzione...
Colt-Love è come una "mazzata" che ti colpisce i sensi con la potenza del suo sound...
Non può che esser questa la sensazione che si avverte al primo ascolto di questo singolo della rock band vicentina.
Con Colt-Love incontriamo una linea di basso e batteria di impatto incredibile a sostegno di una linea melodica assolutamente particolare con un'effetto di dissonanze di effetto assicurato.
Impressiona, per gusto, velocità e tecnica, la parte dedicata alle chitarre che, per quanto riguarda l'accompagnamento, si fa apprezzare per un utilizzo di "power Cord" a tutto tondo mentre i due assolo, uno centrale e l'altro a fine traccia, regalano un repertorio, tra scale suonate a mille all'ora e frasi di gran gusto, che non può lasciare indifferenti gli amanti di questo strumento!
Sicuramente non un pezzo "easy listening", ma di qualità indiscutibile!
Da gustare in cuffia con volumi elevati!
La storia
“Oltrevenere” apre il sipario di un mondo parallelo, fatto di poesia e rock, che sembrano danzare al suono di un idea sospesa tra verità e ombra, tra lucido e onirico. In principio il male si nasconde nelle piego del tempo, celando la sua bruttezza dietro le tende dello sguardo umano. Qui mostrato a nudo, abortito dalla mente, nel brano “Il Sesto Giorno” in apertura all’album. Fra i vari ritratti dell’amore presenti nell’LP, “Colt-Love” (primo singolo estratto) definisce i contorni di un sentimento oscuro fra mancate verità e destini segnati.
L’onda anomale del CD, “l’albero delle mele”, sperimenta l’esigenza mutevole degli Oltrevenere in un brano che vive di vita propria.