Le luci si accendono nel crepuscolo della città, le vetrine disegnano caleidoscopi multicolore sui marciapiedi creando giochi di ombre sulla gente che passa frettolosa verso la fine della giornata...
I loro occhi si incontrano e, finalmente, un nuovo capitolo della loro storia si scriverà stanotte...
Energia e psichedelia in un'unica soluzione!
Si può rappresentare così il singolo di apertura di questi Antonio's Revenge che irrompono sulla scena musicale indie con il loro primo album.
Un'intro imperniata su basso e cassa, viene arricchita da sinth analogici che danno una spruzzata di vintage al pezzo il quale, inevitabilmente, esplode con la prima strofa con una chitarra elettrica che accompagna tutto il pezzo.
Il drumming che sostiene tutto il pezzo risulta molto particolare dal momento che alterna un incedere incalzante, in strofe e ritornelli, a passaggi più pacati negli incisi donando un colore molto originale a tutto il singolo e tutto ciò anche grazie ad una linea di basso sempre pulsante, ma precisa sulla cassa!
Caratteristica la linea del cantato la quale, quasi in dissonanza, aggiunge un ulteriore tono di originalità al pezzo.
Da ascoltare con attenzione e ripetutamente per cogliere tutte le sfumature dell'insieme!
La storia
“All Under Control” è composto da dodici tracce in cui gli Antonio’s Revenge armonizzano i suoni e il linguaggio del brit-pop nelle calde melodie del rock americano, unendole alla scena background italiana. In merito al disco affermano:
«Non siamo tutti, sempre troppo sicuri di noi stessi? Non pensiamo sempre di avere la situazione in pugno? È come se ci ostinassimo a essere sempre dalla parte della ragione. Buffo, invece, come a volte il caso, le occasioni o più semplicemente la natura umana sembrino prendersi gioco di noi. È proprio in quell’attimo, in quella frazione di secondo, che tutti i nostri piani e le nostre certezze crollano e finalmente torniamo a sentirci di nuovo “mortali”. Il contatore della nostra autostima viene nuovamente azzerato, si torna a pensare in modo obiettivo, si ricomincia ad ascoltare gli altri e poi… poi tutto torna alla non-normalità. Memento Te Hominem Esse! ».