Ave Maria, facci apparire (FT. Zero Plastica)

Sul divano del salotto la famiglia fissa lo schermo, lo spettacolo focalizza la loro attenzione regalando immagini ed atmosfere dorate e luccicanti, dietro a quello schermo tutto sembra facile e dorato, ma fuori il mondo racconta ben altre storie...

Irriverente, ironico e quasi sprezzante...
Il ritorno sulle scene di Francesco Baccini si presenta così...

Il pezzo si presenta subito con un drumming potente, incentrato su una ritmica cassa/rullante tipicamente rock, con il basso a sostenere il tutto restando essenziale proprio sulla cassa stessa.

I rif di chitarra distorta caricano di energia tutta la traccia incentrando il giro armonico sui più tipici accordi "power chord" risultando di grandissima efficacia.

sul finire del singolo spruzzi di organo hammond regalano quel tocco di raffinatezza davvero di grande gusto.

La linea di cantato si incentra sin dall'intro sul ritornello, quasi ossessionante, per poi regalarci, nelle strofe, un Francesco Baccini in grande spolvero che graffia chi ascolta con tutta la grinta che gli conosciamo nella sua veste più rock/blues.
Di grandissima efficacia il finale con la presenza degli Zero Plastica che rinforzano le connotazioni ritmiche del pezzo, ma, ancor di più, davvero belle le incursioni molto black di una fantastica vocalist!

da gustare a volumi sostenuti, vietato non ballare!

La storia

Una fotografia della società immortalata in musica attraverso una cinica analisi del fenomeno mediatico più in voga degli ultimi tempi: la leadership di Maria De Filippi.

«“Maria” è l’unica figura in Italia in grado di compiere dei veri e propri miracoli: dà la celebrità “istantanea” a giovani ballerini e cantanti, mette insieme Uomini e Donne di qualsiasi età, razza e credo, fa incontrare alla gente comune le stelle di Hollywood. È un fenomeno sociologico ed è proprio questo che mi interessa da osservatore. Sì perché il ruolo del cantautore è anche quello di fare delle fotografie della società. Come nella canzone “Giulio Andreotti” e “Renato Curcio”, contenute nell’ album “Nomi e Cognomi” del 1992, ho scavalcato l’opinione personale sul personaggio prendendo direttamente coscienza del “fenomeno”. Il tutto, ovviamente, condito con una spruzzata di rock e di ironia. La canzone l’avevo nel cassetto da un po’ di tempo, il testo è scritto insieme ad Andrea Rivera, la musica è mia, mentre la parte rap è affidata agli Zero Plastica, un duo di rapper genovesi conosciuti in una memorabile notte di capodanno in piazza Duomo a Milano insieme al mitico Don Gallo. Ave!!». Francesco Baccini

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Artista: 

Francesco Baccini

Genere: 

indie

Copertina del brano: