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Biografia:
Antonio Carluccio si avvicina al mondo della musica da autodidatta, affiancando questa passione a quella per lo sport. A 16 anni inizia a comporre brani, mentre a 20 anni è costretto ad abbandonare il calcio a causa di due gravi infortuni.
Nello stesso periodo un suo amico gli presenta Mariagrazia Fontana, direttrice del coro Sal&B, a cui fa ascoltare una sua canzone e lei si dimostra interessata a farlo entrare nella sua formazione.
Grazie a lei viene scelto tra i coristi del brano “Di sole e d’azzurro” di Giorgia in gara al Festival di Sanremo 2001 (poi vincitore della kermesse). Comincia così la sua esperienza da vocalist per vari artisti nazionali e internazionali come Renato Zero, De Crescenzo, Pino Daniele e Michael Bolton.
Partecipa poi alla Tosca di Puccini in chiave moderna, riscritta da Lucio Dalla e prodotta da David Zard, nel ruolo di Angelotti (giovane rivoluzionario), iniziando così ad affiancare anche la recitazione alla passione per il canto. Nel 2005 è tra gli autori di un’opera Musical sulla vita di Padre Pio da Pietralcina “Actor Dei”, tutt’oggi in scena nei teatri italiani.
Tra i molti progetti lavorativi c’è anche spazio per la costruzione di un progetto corale: i Cantaucorando, una formazione di 25 cantanti professionisti – diretti dal maestro Stefano Ciuffi – che propone tutte le più belle canzoni del repertorio cantautorale italiano, arrangiate per coro.
A marzo 2019 finisce di registrare il suo album emergente dal titolo “La parola”, un lavoro che rimette al centro l’importanza della registrazione in presa diretta, quasi come fosse un disco live.