Un prato verde, radiolona a tutto volume e lo sguardo che si perde lontano mentre si è all'ombra di una grande quercia...

Un'immagine un po' sfocata, fuori dal tempo e dai tratti significativamente onirici!
Ascoltando Anna, questa canzone del trio "I Rudi"vengono in mente queste immagini, ma non solo...
Anna parla di disagio, sociale, legato all'abbruttimento delle periferie, parla di contatti persi e di domande che ci si fa quando si perdono le notizie legate a persone che hanno fatto parte del nostro passato.

I Rudi sono un trio particolare, ma che mette in mostra un groove da paura:
niente chitarre, ma tanto ritmo, con il basso di Silvio Bernardi e la batteria di Stefano Di Niglio ed il virtuosismo, alle tastiere, di Gabriele Bernardi!

In questa traccia esplodono i soli di Ammond, il calore del Fender Rodhes ed una groove machine davvero impressionante per sostegno alla linea melodica in uno stile molto anni '70, ma che non perde di attualità!

Rende a volumi sostenuti!

Un po' di storia

Formatisi nel 2010 ma approdati alla formazione in trio solo a metà 2013, i Rudi si compongono del tastierista Gabriele Bernardi (tra le tantissime collaborazioni si segnala quella recente al fianco di Olly Riva, ex-Shandon, nel suo nuovo progetto solista), Silvio Bernardi alla voce e basso (una lunga esperienza sul palco principalmente con il gruppo ska Rude Fellows, fino al 2008) e l'eclettico Stefano Di Niglio alla batteria (Jane J's Clan, Doppie Viti, Hedonism), e hanno condiviso il palco con artisti come Tonino Carotone, Lorenzo Monguzzi e i danesi The Movement.