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Biografia:
“Amanda Mabet sembrerebbe nata da poco e invece viene da lontano...”.
Lorenzo “Lotus” Catinella è un autore/musicista/arrangiatore, che ha attraversato giovanissimo la meravigliosa stagione del Jungle Sound Station, la tana della migliore scena musicale nostrana.
Lotus ha contribuito alla realizzazione di dischi, partecipato a jam session notturne con le più giovani e allora “sconosciute” personalità del panorama Italiano: “come quella volta in cui Saturnino alla batteria fu una vera sorpresa..!!”.
Vasco Rossi, Jovanotti, Franco Battiato, Carmen Consoli sono solo alcuni degli artisti che ha incrociato nel corso di quegli anni, anni in cui ha respirato la nascita della scena indie italiana, quando Manuel Agnelli e Xabier Iriondo gli spiegarono in più di un’occasione il perchè di una Les Paul piuttosto che una Stratocaster, o ancora quando Edda Rampoldi consumava chilometri di aneddoti in sua compagnia.
Il cammino professionale di Lorenzo Catinella comincia partecipando come arrangiatore e chitarrista per vari progetti discografici (G. Garrison (1994), V. Monti per Polydor Italia (1996-1997), Radiation Skunk per Vox Pop (1998), Patrizia DiMalta (2000), G.Garrison ed il Coro Gospel della base nato di Aviano per Bull and Butcher (2001-2002) suonando, suonando e ancora suonando la sua chitarra elettrica.
Parallelamente alla carriera di session man, il musicista lombardo comincia a scrivere canzoni dimostrando un innato amore per il connubio tra Reggae e Rock, tanto da arrivare a fondare nel 1999 i GanjaMama. A dispetto del buffo nome, la band compone 2 dischi che vendono migliaia di copie e a cui fanno seguito oltre 600 date in 7 anni nel corso dei quali ha diviso il palco con Sean Paul,Wailers, Beenie Man, Skatalites, Alpha Blondie, Capleton, Julian Stephen e Ziggy Marley...e con gli italianissimi Caparezza, Giuliano Palma, Africa Unite, Sud Sound System..ecc ecc..
Produce arrangia e mixa “One Day inna Babylon” del Senegalese Sun Sooley con il quale vola a Dakar per il Fesman 2011 suonando in cartellone affianco ad artisti del calibro di Stevie Wonder e Jamiroquai.
Nel frattempo pubblica (tra il 2007 e il 2014) una quindicina di dischi, producendo talentuosi emergenti così come artisti più blasonati (Roberta Carrieri, Teka-p, Valentina Sofio, Plunk Extend, Toxic Tuna, Rigor Monkiez, Zuena ecc ecc..).
SATURA
Rientrato dal Senegal, Lorenzo ricomincia a scrivere nuove canzoni e a raccogliere idee: il rock è linguaggio da cui ripartire. Comincia così un processo di contaminazione e sperimentazione, un nuovo cammino che decide di intraprendere insieme ad Ermanno Fabbri, chitarrista incontrato qualche anno prima. la stima è reciproca, l’amicizia è immediata, l’intesa e il legame tra i due sfocia nella produzione di ”Satura” il primo disco degli Amanda Mabet.
Il duo raccoglie in questo disco un decennio di collaborazione e di orizzonti musicali comuni: “Satura” è un album che racconta con amore e grazia, l’essere umano nelle sue fragilità più comuni, le stesse che allo stesso tempo si dimostrano le più nascoste.
Lotus sceglie di intitolarlo come una famosa raccolta di Eugenio Montale per creare simbolicamente un ponte con chi più di tutti ha saputo affrontare una svolta profonda nel suo linguaggio semantico. In “Satura” si affrontano (con testi più diretti e ruvidi) temi come la guerra tra Israele e Palestina, il consumo fugace di emozioni e carne, la debolezza di legami e sentimenti liquidi; è un viaggio che racconta anche di giovani madri sole e di piccoli uomini che avvelenano e governano il mondo con la propaganda del “tutto e subito” e del “Dio denaro”.
Ma sopratutto “Satura” parla di amore in tutte le sue forme e lo fa senza compromessi, senza preoccuparsi di cosa chiede il mercato, senza il minimo timore di apparire “troppo” o “troppo poco”.
Gli Amanda Mabet (Lotus ed Erman) per realizzare “Satura” hanno allargato il collettivo a Daniele “Des” Rinaldi, un talentuoso sound designer che collabora e “funge da lente di ingrandimento” sui nuovi linguaggi che arrivano da tutto il globo, con particolare riguardo verso la scena elettronica..
Il disco viene realizzato in un anno e prende forma grazie alla direzione artistica e alla produzione esecutiva di Cristina De Pinto. In cabina di regia è fondamentale l’apporto di Alex Trecarichi del collettivo Reset, tecnico del suono registra e mixa una line-up di tutto rispetto: Matteo ed Emiliano Bassi rispettivamente al basso e alla batteria (883, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Emma Marrone ecc.), Elisabetta Cois e Giulia Spallino voci sublimi al servizio di liriche e melodie; Lotus insieme a Cristina, Erman e Des hanno fatto il resto.